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AlbertoM
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4742 Posts |
Postato -  22/02/2006 : 22:28:31
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quote: Originally posted by faber
Io rimango con il dubbio se la r800 vale la candela o meno, gli inchiostri della mia r200 stanno finendo e il loro prezzo varrebbe l'acquisto di una stampante nuova. Tutto sommato sono affeziopnato a Epson e non sono sicuro di voler prendere HP (che stampa bene solo con le sue carte) o Canon...
Diciamo che la fascia di prezzo è quella della r800, ma non oltre.
Fabio, compra la R800 e stampaci il colore.
Non buttare la R200: con 65.70$ compri un set di cartucce di neri e grigi per stampare in B/N, con i driver Epson, e senza rischiare danni alla stampante (altrimenti Enrico l'avrebbe già distrutta ) http://www.inksupply.com/utr2.cfm
AlbertoM |
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faber
Junior Member
 
Italy
37 Posts |
Postato -  22/02/2006 : 23:31:49
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quote: Originally posted by AlbertoM
Fabio, compra la R800 e stampaci il colore.
Non buttare la R200: con 65.70$ compri un set di cartucce di neri e grigi per stampare in B/N, con i driver Epson, e senza rischiare danni alla stampante (altrimenti Enrico l'avrebbe già distrutta ) http://www.inksupply.com/utr2.cfm
AlbertoM
Vabbè, Alberto, allora mi stuzzichi... La cosa è grandiosa, si usano tutte e 6 le cartuccie per i neri, dovrebbe venire uno spettacolo.... per 85 bei dollaroni potrei anche provarci, magari optando per la matte invece che per la glossy premium che uso normalmente.
A questo punto, la durata è paragonabile alle cartucce originali? se fosse così manderei immediatamente l'ordine e già che ci sono prendo anche della carta che mi sembra abbia nuoni prezzi...
Grazie! FabRIZIO :D |
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AlbertoM
Moderatore
    
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4742 Posts |
Postato -  23/02/2006 : 00:07:06
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Ottimo!
Anch'io ti avrei consigliato la matte, che dà meno problemi della glossy.
La durata dovrebbe essere identica, visto che con quel kit si usano i driver Epson.
Facci sapere come va finire!
AlbertoM |
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faber
Junior Member
 
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37 Posts |
Postato -  23/02/2006 : 10:22:08
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quote: Originally posted by AlbertoM
Ottimo!
Anch'io ti avrei consigliato la matte, che dà meno problemi della glossy.
Bene, vado su ilford smooth pearl ? mi sembra che sia un buon compromesso tra prezzo e qualità...
Ochcio che adesso salterò fuori con una serie di domande sulla profilazione per la stmapa in BN.... :) Ciao!! Fabrizio |
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AlbertoM
Moderatore
    
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4742 Posts |
Postato -  23/02/2006 : 22:42:01
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Ma quella carta non credo sia Matte
La HAHNEMUHLE PHOTO RAG qui a quel prezzo non la trovi
AlbertoM |
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Enrico
Moderatore
    
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2010 Posts |
Postato -  28/02/2006 : 14:58:28
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quote: Originally posted by danipen
di solito quando c'è il passaggio da un sistema ad un altro (in qualunque ambito) il passaggio avviene anche ascapito della qualità solo se c'è un tale e tanto vantanggio in economicità o facilità da fare da contrappeso... si pensi ad esempio il passaggio da super8 a vhs... ma nella stampa dig b/n tutto ciò non c'è... nel senso che ora come ora non raggiungi la stessa qualità neanche con le tecnologie più avanzate, non è più economico per nulla (basti vedere i prezzi che fanno il lab per una stampa con ink al carbone)... non è più semplice perchè la necessità di imparare nuove tecniche anche complicate si contrappone all'ormai collaudato processo di stampa chimico...
ma allora perchè?
Non credo esista un solo motivo, ma molti motivi che insieme spiegano il fenomeno. Inizio proprio da ciò di cui vorresti forse una conferma: la stampa digitale "fa figo", "è alla moda", ecc. ecc. Sono d'accordo, c'è anche questo elemento.
Non dimenticare però che la stampa B/N ha già raggiunto livelli notevoli e -considerato il potenziale in post-produzione con PS- ha già superato di fatto la stampa chimica. Nei prossimi anni vedremo ulteriori balzi in avanti, specie a livello di consumabili (ink e carte), e la nuova carta Crane Silver secondo me rappresenterà uno di questi balzi.
Sui costi concordo con te, sono ancora molto elevati, specie per quanto riguarda gli ink. Considera però che -lavorando su un sitema ben calibrato- la stampa digitale ink-jet ti permette di raggiungere ottimi risultati anche senza le costose stampe di prova che in c.o. vengono spesso eseguite, specie quando si interviene con bruciature/mascherature localizzate. Mi auguro comunque le la maggiore diffusione di questi prodotti determini a breve un abbasamento dei prezzi.
Io ho abbandonato (ma non ceduto!) la C.O. a favore della camera chiara per diversi motivi: - scattando in digitale, non devo più fare una scelta rigida a monte sulla pellicola da utilizzare. Lo trovo una vantaggio davvero notevole, è stata una delle leve che mi ha spinto a provare una d-reflex digitale. - disomogeneità di workflow tra digitale e analogico: anche ammesso che il B/N chimico sia ancora oggi qualitativamente da preferire, credo che sia veramente difficile stare con i piedi su due staffe, analogico e digitale richiedono in tutte le fasi (scatto compreso) approcci mentali e modi di agire che difficilmente si riescono a far convivere. Perlomeno questa è la mia esperienza. - spazio: ne abbiamo tutti poco, e la c.o. (come si deve) ne porta via tanto. Senza contare l'impegno del bagno e lo spazio per asciugatura... - tempo: l'elaborazione e la stampa digitali sono processi che si prestano ad essere eseguiti anche nei ritagli di tempo (sia diurni che notturni), cosa che con la c.o. è difficile se non impossibile. - dimensioni di stampa: in c.o. stampare oltre l'A3 è davvero un impresa, richiede tantissimo spazio e diventa difficile maneggiare stampe più grandi. In camera chiara c'è da mettere in conto stampanti più ingombranti, è vero, ma la gestione del processo rimane virtulmente immutata. - infine, cosa più importante, questa nuova tecnologia è molto affine al mio modo di lavorare, data la mia "familiarità" di lunga data con gli strumenti informatici.
Tutto qui!

Ciao Enrico |
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farang
Average Member
  
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84 Posts |
Postato -  22/03/2006 : 23:25:37
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Salve a tutti! Riprendo questo vecchio topic perchè ho dei problemini. Mi sono procurato una Canon Pixma 6600D (con i nuovi ink più longevi). Con lo spettrofotometro ho realizzato un profilo per la carta PR 101, scegliendo come fonte illuminante quella standard (5000 K). A questo punto ho iniziato a stampare: ottengo delle bellissime stampe a colori su carta molto lucida e senza i problemi di riflessione della luce che avevo sulla R800. Osservando tali stampe sotto un tubo neon Philips a 5000 K (o 5500) presentano dei colori pressocchè identici a quelli visualizzati a monitor (calibrato e profilato). Fin qui tutto bene, anzi benone. Il problema è che non appena mi azzardo a portare le stampe sotto un tipo di luce diverso, es. la normale illuminazione elettrica del mio salotto (dove peraltro mi piace sfogliare le mie foto), i colori cambiano drasticamente! Tanto per fare un esempio, in una foto del mio bimbetto in blue jeans ...questi diventano ...pink jeans!! In pratica nei blu viene fuori una dominante magenta decisamente fastidiosa. La stessa foto guardata alla luce della finestra intorno alle due del pomeriggio appare pervasa da una dominante giallo/verde (leggera in verità). Immagino si tratti del metamerismo (inteso nel senso di difetto cromatico e non nel suo senso più ampio); il difetto che già mi ha spinto ad abbandonare la R800. Sono abbastanza disperato, sia per l'acquisto appena fatto sia perchè sto perdendo le speranze di riuscire a controllare l'intero processo fotografico dallo scatto alla stampa (cosa che mi intriga parecchio). Mi domando, o meglio lo domanderei ad Alberto (scusa se ti chiamo in causa direttamente): possibile che queste stampanti Canon soffrano di così tanto metamerismo? Possibile che Tu sia soddisfatto di stampe simili (credo siano tali quelle della 8500)? Mi sembra più probabile che sia io a sbagliare qualcosa... ma cosa? Osservo un sample di questa stampante e mi accorgo che pure quello ha gli stessi problemi (oltre ai colori sballati sotto ogni luce). La stessa foto stampata in laboratorio ne soffre in maniera quasi impercettibile (ma ha i colori non corrispondenti al monitor). Inoltre la disperazione mi spingerebbe a sbarazzarmi di questa Canoncina ed a prendermi la Epson 2400: ho visto i limiti su carta glossy, mi danno parecchio fastidio ma li preferirei a questo odioso cambiar di colore a seconda della luce, tuttavia non sono riuscito a testare il metamerismo di questa Epson, dovrebbe essere quasi assente... o no?! Continuo comunque a non darmi pace per il pensiero di Alberto, espresso molto chiaramente, che preferisce le stampe iperlucide della 8500 a quelle fatte con ink a pigmenti: mi sfugge qualche cosa, sbaglio qualche cosa. Certo che se la 2400 soffrisse di metamerismo come questa Canon sommati ai problemi di lucido/opaco sarebbe un disastro... sopratutto se dovessi pagarla per poi accorgermene. Vi prego aiutatemi.
Ciao
Gianluca |
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AlbertoM
Moderatore
    
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4742 Posts |
Postato -  23/03/2006 : 03:55:25
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Ciao Gianluca, beh, sinceramente mi metti un po' in crisi...
Il tuo procedimento è corretto, e non è possibile fare di più con un profilo RGB. Però ci sono alcune cose che non mi tornano completamente
Iniziamo guardando il comportamento delle patches colorate misurate nei tre casi: Pixma8500, Epson 2400 e MiniLab



Dunque, le tacche hanno colori diversi nei tre casi, ed è corretto, in quanto ogni stampante risponde a modo suo alle stesse coordinate RGB, e il profilo "fotografa" questa situazione in quanto siamo in fase di caratterizzazione
I colori del target cambiano in questo modo nelle due situazioni di illuminazione, e cambiano in tutte e tre le stampe
La prima cosa che non mi torna è il blu che diventa magenta. Ho selezionato una tacca blu, che potrebbe essere quello dei jeans, e in nessuno dei tre casi diventa rosa o magenta. Sei sicuro che sia proprio blu anche sotto i 5000°K (nel file immagino di sì)?
La seconda cosa da chiarire è il fatto che la stampa chimica non ti mostri il difetto.
Dunque, c'è il problema dell'asse del grigio, che sotto varie illuminazioni cambia colore e questo ti dà la sensazione della dominante di colore che sporca l'immagine. Questo difetto è di certo più accentuato nella Canon, e la 2400 ti può sicuramente aiutare.
Però il colore saturo che cambia, è un fatto fisico. Se nella stampa chimica è meno accentuato è perchè i colori sono meno saturi. Prova a simulare la stampa chimica. Se hai uno scanner profilato, fai una scansione della stampa chimica e ristampala, e poi confronta di nuovo le due stampe.
I colori più saturi a questo punto non dovrebbero differire da una stampa all'altra cambiando illuminazione, mentre potrebbero ancora esserci i problemi del bilanciamento del grigio, cioè delle dominanti "globali"
Ma che luce è quella del salotto? tungsteno o lampadine a basso consumo?
>Osservo un sample di questa stampante e mi accorgo che pure quello ha gli stessi problemi
Quale stampante, la 8500?
Prova a scaricare il target con le 16 tacche grigie dell'articolo sulle stampanti e misuralo con i dati spettrali attivati (se puoi farlo con ProfileMaker è meglio) e poi mandameli
E poi, per ultima cosa trova un campione di stampa della 2400 e studiatelo bene con le tue luci, prima di cambiare di nuovo stampante.
Il brutto dei forum è che si può solo parlare... non riesco a capire a parole quanto sia enorme la differenza che vedi tu.... mentre sarei curioso di vederla con i miei occhi, perchè io nelle mie stampe PIXMA non ci vedo tutti questi problemi che invece vedo benissimo nelle stampe Epson 2100 con driver originale... (probabilmente con questa stampante impazziresti ) Comunque, a questo punto, l'unico tentativo che si può fare è costruire il profilo con un altro SW; dal momento che sotto i 5000° hai corrispondenza, vuol dire che errori non ne fai...
AlbertoM |
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farang
Average Member
  
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84 Posts |
Postato -  24/03/2006 : 00:41:00
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Eccomi qua! non ho avuto il tempo di leggere il forum fino a poco fa. Grazie mille Alberto per la considerazione.
Premetto che non ho uno scanner profilato (non sono mai riuscito a fargli un profilo soddisfacente, e di recente l'ho declassato a macchina da ufficio... quindi non è più a casa mia con il resto dell'atrezzatura) e non dispongo di Profile Maker pertanto non posso procedere alle prove scientifiche che mi suggerisci.
Il problema del "blu" io l'ho sempre riscontrato (è sempre stato il mio incubo), anche con la R800...cieli blu polarizzati che sotto certe luci mi diventavano violacei... pensavo che fosse una tipica manifestazione del metamerismo... ma se mi dici che la cosa ti sorprende allora mi mandi in confusione totale.
Per quanto riguarda il blu (dei jeans) con la foto da minilab ... non è che non cambi a seconda della luce, in realtà cambia anche quella, ma in misura più contenuta e in "direzione" opposta a quella delle stampe inkjet: alla luce della finestra la "lab" appare molto calda mentre la "canon" appare decisamente fredda, come se avesse una leggerissima dominante verde (un pelo fastidiosa); sotto il tungsteno la "lab" diventa molto simile alla "canon alla finestra" cioè leggera dominante verde mentre la "canon" si riscalda moltissimo ed in particolare nel blu salta fuori del magenta; sotto i 5000 K entrambe appaiono neutre (esenti da dominanti) ma la "lab" non assomiglia molto all'immagine a monitor, i colori sembrano naturali (appunto non si direbbe affetta da dominanti) ma sono diversi dal monitor, la "canon" invece sembra identica al monitor.
La cosa che noto è che i colori tenui (es. l'incarnato della pelle) pur variando a seconda della luce non assumono in entrambe le stampe nessuna dominante particolarmente fastidiosa: strano perchè mi ero convinto che proprio in tali colori lo scostamento dell'asse del grigio creasse i problemi maggiori.
Per "sample" intendevo un campione della stessa foto che Canon gentilmente ha stampato con la 6600 e poi mi ha spedito.
Proverò a tornare dal negoziante Epson e gli chiederò di stamparmi un'altra prova con questo file su carta glossy (spero che non mi mandi a quel paese); tra l'altro mi ha già stampato la stessa foto su semiglossy (il cui effetto non lucido però non è quello che voglio ottenere, benchè ottimo per altri generi fotografici differenti da quelli che pratico al momento) e non mi fa nessuno scherzo sui blu, tuttavia temo che la glossy tenda ad essere più problematica.
Rileggendo ciò che ho scritto mi viene da pensare che il consiglio migliore che tu mi possa dare è di rivolgermi... ad uno psichiatra!! 
Grazie ancora per la pazienza e la gentilezza.
Gianluca
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