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girofoto.it
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Italy
238 Posts |
Postato - 29/01/2009 : 13:46:33
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Buongiorno, tempo fa ho avuto modo di utilizzare (ed apprezzare) Camera Raw, poi da qualche parte (non ricordo più dove, tra l'altro non escluderei questo forum) qualcuno suggeriva di utilizzare per la conversione di un RAW il software messo a disposizione dal produttore della fotocamera in quanto, a suo dire, quest'ultimo riuscirebbe ad estrapolare delle informazioni più o meno inaccessibili ai software generici. Nel mio caso, ho una Canon, devo dire che il software opera bene ma lo trovo lento e non mi da la possibilità di apportare a interi gruppi di foto identiche correzioni, in quanto mi costringe ad aprirle una per una. Che voi sappiate c'è un fondo di verità oppure i software generici (mi piacerebbe molto passare a Lightroom) offrono per lo meno la stessa qualità dei software proprietari?
saluti Roberto www.girofoto.it |
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archeofoto
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Italy
465 Posts |
Postato -  29/01/2009 : 14:42:52
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Digital Photo Professional di Canon funziona anche in batch... Il SW proprietario ha sempre qualcosa in più. Guarda, ad esempio, la correzione delle distorsioni e aberrazioni che DPP ti permette di fare con le migliori ottiche Canon. LR dà ottimi risultati, comunque. Ciao,
Alfredo
www.imagoromae.com |
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andre_
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Denmark
2054 Posts |
Postato -  29/01/2009 : 15:08:59
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Certamente i software proprietari sono "ottimizzati" per alcuni parametri: CA, distorsione... e per le ottiche della marca.
Ma in giro per la rete si sprecano esempi in cui per quanto riguarda dettagli e colore BibblePro, CaptureOne, ACR (e Lightroom) riscono a sopravanzare i software proprietari anche di molto.
Io sono del'idea di lasciare agli specialisti ciò che sanno fare. Quindi Canon, Nikon, Hasselblad.... per corpi ed ottiche. Adobe e tutti gli altri per il software.
Sinceramente compreresti un obbiettivo per la tua Canon fatto da Adobe? a_
www.andre-photo.org |
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girofoto.it
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Italy
238 Posts |
Postato -  30/01/2009 : 07:27:07
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Grazie per le risposte. Per Archeofoto: effettivamente in batch è possibile salvare tutte le foto nel formato e risoluzione preferita, ma se volessi apportare ad esempio a tutte un livello di nitidezza più elevato o una temperatura colore differente, prima devo aprire ogni immagine per settare tali valori. Per entrambi: se la "superiorità" dei software proprietari si limita alla gestione dei parametri relativi alle ottiche, allora non avrei dubbi che un software tipo Lightroom sia da preferire a Digital Photo Professional, il punto però è che non vorrei che il file RAW (CR2 nel mio caso) possa contenere anche altre informazioni non interpretate dal software generico.
saluti Roberto www.girofoto.it |
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archeofoto
Advanced Member
    
Italy
465 Posts |
Postato -  30/01/2009 : 09:36:27
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Usa tranquillamente LR: non perdi nulla di quanto contenuto nel RAW. In fondo, ciò che più conta è il trovarsi a proprio agio con un flusso di lavoro e l'interfaccia (oltre che le possibilità) del SW. A un certo livello - per quanto riguarda le capacità - più o meno si somigliano tutti, proprietari e non. Bisogna quindi valutare cosa si reputa più pratico ed intuitivo per il proprio lavoro. Nulla toglie, naturalmente, che casi particolari di singole foto o servizi possano poi essere trattate diversamente o con l'ausilio di entrambi i sistemi al fine di raggiungere un perfetto risultato. Io ad esempio in alcuni casi dove voglio essere certo di non avere distorsioni, applico alcune correzioni con DPP poi i TIFF a 16 che ne ottengo li importo in LR dove vado a fare il resto delle correzioni. Logicamente questo flusso è più lento e prevede sempre l'uso preventivo della color checker di Gretag per il bilanciamento colore e pertanto, ripeto, lo riservo solo ad alcuni lavori. Ciao,
Alfredo
www.imagoromae.com |
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gialandra
Senior Member
   
289 Posts |
Postato -  30/01/2009 : 11:23:34
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Citazione: Postato da girofoto.it
tempo fa ho avuto modo di utilizzare (ed apprezzare) Camera Raw, poi da qualche parte (non ricordo più dove, tra l'altro non escluderei questo forum) qualcuno suggeriva di utilizzare per la conversione di un RAW il software messo a disposizione dal produttore della fotocamera in quanto, a suo dire, quest'ultimo riuscirebbe ad estrapolare delle informazioni più o meno inaccessibili ai software generici.
Secondo me quella del vantaggio dei software proprietari rispetto a quelli di terze parti nell'estrarre più dettaglio per la conoscenza profonda dei metadata è solo una favola metropolitana.
In definitiva quali sono i dati essenziali ma sufficienti che un raw converter ha bisogno di estrarre dal file raw per ricostruire l'immagine? Io penso che gli unici veramente necessari siano i dati di luminanza e il tag con l'indicazione della disposizione dei filtri applicati al sensore, di lì in poi la differenza la fanno solo gli algoritmi.
Se in più aggiungiamo che i migliori algoritmi di demosaicizzazione sono praticamente pubblici non capisco proprio quali possano essere i vantaggi di un software proprietario tipo DPP che non sia quello di applicare automaticamente certi picture style che servono a poco per non dire nulla se non ad utenti alle prime armi.
A conferma di tutto questo mi sembrava di aver letto da qualche parte che Dave Coffin per il suo Dcraw ha bisogno di una sola immagine per supportare un modello di fotocamera e non mi sembra che sia l'ultimo in quanto a rendere dettagli.
Mi piacerebbe sentire altre opinioni.
Marco |
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jbrembat
Average Member
  
156 Posts |
Postato -  30/01/2009 : 14:11:03
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Citazione: Io sono del'idea di lasciare agli specialisti ciò che sanno fare.Quindi Canon, Nikon, Hasselblad.... per corpi ed ottiche. Adobe e tutti gli altri per il software.
Non sono d'accordo.I produttori sanno sviluppare piuttosto bene il sw per le loro camere.
Citazione: Se in più aggiungiamo che i migliori algoritmi di demosaicizzazione sono praticamente pubblici non capisco proprio quali possano essere i vantaggi di un software proprietario tipo DPP che non sia quello di applicare automaticamente certi picture style che servono a poco per non dire nulla se non ad utenti alle prime armi
Chissà perchè Adobe insegue (sembra con scarso successo) lo "stile di rendering" dei produttori?
Il demosaicing è senz'altro importante e Coffin fa un ottimo lavoro. Ma, esistono altri elementi importanti, come:
1 - risposta spettrale del sensore 2 - caratterizzazione del rumore 3 - risposta in frequenza del filtro AA 4 - aberrazioni, se si usano ottiche del produttore ..............................
In altri termini: il produttore conosce la camera come nessun altro.
Questo non significa che con altri sw non sia possibile avere ottimi risultati.
Jacopo |
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digeiset
Senior Member
   
Italy
244 Posts |
Postato -  30/01/2009 : 14:40:37
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con tutta umiltà ed avendo fatto prove empiriche, cioè aver visualizzato a minitor le differenze, ho l'mpressione che Nikon Capture NX converta i files raw meglio di camera raw, ma è solo una mia impressione. non uso NX perché mi rallenta il lavoro, non ci riesco a prendere la mano. |
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Aaron80
Senior Member
   
Italy
224 Posts |
Postato -  01/02/2009 : 11:03:25
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Citazione: Postato da girofoto.it
Grazie per le risposte. Per Archeofoto: effettivamente in batch è possibile salvare tutte le foto nel formato e risoluzione preferita, ma se volessi apportare ad esempio a tutte un livello di nitidezza più elevato o una temperatura colore differente, prima devo aprire ogni immagine per settare tali valori.
Assolutamente no. Basta modificare una immagine, chiuderla, click destro -> "Copia procedura negli appunti", selezionare le altre foto alle quali si vogliono applicare le modifiche, click destro -> "Incolla procedura alle immagini selezionate"... le modifiche fatte alla prima verranno apportate a tutte le foto selezionate.
Ciao, Andrea
http://andrea.photo4u.org |
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glacort
Advanced Member
    
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1302 Posts |
Postato -  01/02/2009 : 12:11:47
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Per tutti:
provate questo:
www.rawtherapee.com
l'ultima versione è eccezionale, anche interfaccia in Italiano, secondo me, usato bene batte sia DPP che ACR.
GLC |
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girofoto.it
Senior Member
   
Italy
238 Posts |
Postato -  02/02/2009 : 13:39:26
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per Aaron80: grazie della dritta. A questo punto, anche in considerazione dell'intervento di Jacopo, quasi quasi continuo con Digital Photo Professional.
www.girofoto.it |
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gialandra
Senior Member
   
289 Posts |
Postato -  06/02/2009 : 12:11:09
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Citazione: Postato da jbrembat
Chissà perchè Adobe insegue (sembra con scarso successo) lo "stile di rendering" dei produttori?
Gli styli di rendering che simulano il comportamento del software originale sono stati implementati per le incessanti richieste da parte di utenti niubbi che chiedevano: "Come mai ACR rende i colori diversi da DPP?". Non credo ci sia bisogno di ulteriori commenti.
Citazione: Postato da jbrembat
Il demosaicing è senz'altro importante e Coffin fa un ottimo lavoro. Ma, esistono altri elementi importanti, come:
1 - risposta spettrale del sensore 2 - caratterizzazione del rumore 3 - risposta in frequenza del filtro AA 4 - aberrazioni, se si usano ottiche del produttore ..............................
In altri termini: il produttore conosce la camera come nessun altro.
Questo non significa che con altri sw non sia possibile avere ottimi risultati.
Jacopo
IMHO:
1. risposta spettrale del sensore: influenza più la resa colorimetrica. Se la sua conoscenza fosse un vantaggio avremmo dei profili migliori in DPP, più fedeli rispetto ad altri software tipo ACR. Prova su un colorchecker e vedrai che i profili di DPP sono più sballati di quelli di ACR anche senza calibrazione.
Inoltre tutti i software di profilazione che conoscono lavorano direttamente sul prodotto (l'immagine) piuttosto che sull'analisi delle caratteristiche di costruzione.
2. caratterizzazione del rumore. E' perfettamente analizzabile da un file raw, principio sfruttato nelle varie prove di fotocamere/sensore che trovi sul web.
3. risposta in frequenza del filtro AA. Anche questo è perfettamente analizzabile da un file raw e tutti i software si ritrovano a partire dallo stesso punto di partenza
4.aberrazioni, se si usano ottiche del produttore: va beh, questo ti può far risparmiare tempo, però io preferisco gestirmi personalmente i parametri di correzione piuttosto che affidarmi ad automatismi.
In pratica sono sempre dell'idea che non esistono motivi validi per i quali un software proprietario abbia dei vantaggi rispetto ad un software di terze parti.
Marco |
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nikarlo
Advanced Member
    
Italy
826 Posts |
Postato -  07/02/2009 : 18:47:25
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e poi... ogni ottica anche dello stesso lotto ha una diversa resa delle aberrazioni che risentono tantissimo delle tolleranze.
Ciao, Carlo
www.carlonicolucci.com |
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jbrembat
Average Member
  
156 Posts |
Postato -  08/02/2009 : 21:29:31
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Citazione: 1. risposta spettrale del sensore: influenza più la resa colorimetrica. Se la sua conoscenza fosse un vantaggio avremmo dei profili migliori in DPP, più fedeli rispetto ad altri software tipo ACR. Prova su un colorchecker e vedrai che i profili di DPP sono più sballati di quelli di ACR anche senza calibrazione.
Io parlo di WB. Quello che fa ACR è un'interpolazione tra due curve che è un'approssimazione estremamente grossolana.
Citazione: 2. caratterizzazione del rumore. E' perfettamente analizzabile da un file raw, principio sfruttato nelle varie prove di fotocamere/sensore che trovi sul web.
La caratterizzazione del rumore non è una semplice prova, tipo quelle che trovi sul web. Conoscere il tipo di rumore prodotto da una fotocamera nelle diverse situazioni di scatto significa poter sviluppare algoritmi di riduzione del rumore efficaci. DPP mi sembra che lavori piuttosto bene, altri mi sembra meno.
Citazione: 3. risposta in frequenza del filtro AA. Anche questo è perfettamente analizzabile da un file raw e tutti i software si ritrovano a partire dallo stesso punto di partenza
Sul raw i giochi sono ormai fatti. Come fai a sapere con quale curva è stato eseguito il taglio in frequenza?
Citazione: 4.aberrazioni, se si usano ottiche del produttore: va beh, questo ti può far risparmiare tempo, però io preferisco gestirmi personalmente i parametri di correzione piuttosto che affidarmi ad automatismi.
Quali automatismi? Ma conosci DPP?
Jacopo
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