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 Curiosità e domande su M0,M1,M2
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GabrieleD
Junior Member

15 Posts

Postato - 16/02/2020 :  16:55:09  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Essendo recentemente passato da un vecchio i1Pro1 ad un novello i1Pro3 ed avendo iniziato a fare qualche prova e test... mi sono saltate all'occhio alcune cose su cui non mi ero mai soffermato, sia per mia ignoranza, sia perchè l'i1Pro1 lavorava in maniera diversa.

l'ipro3, infatti, in un'unica lettura, esegue in contemporanea misurazioni M0, M1, M2.

Per questo mi si sono intrecciati un po' di neuroni... e sono a porre a voi esperti tali quesiti:

Allora, premettendo appunto che non ho approfondita conoscenza su questi parametri proprio perchè usando sempre M0 non me ne ero mai interessato... so che:
- M0 include l'emissione di luce UV ed effettua la misurazione in illuminante A;
- M1 è come M0 con la differenza che la misurazione viene fatta in D50;
- M2 filtra l'emissione UV ma non so che illuminante usa.

In linea almeno teorica dunque, direi che M0 e M1 sono adatte ad un po' tutte le situazioni e soprattutto quando la carta contiene OBA. Però mi chiedo... può esserci qualche beneficio a fare la misurazione in D50 anzichè in A? E M2 invece a cosa può essere utile?

Altra questione... nel caso della creazione di un profilo RGB (usando i1profiler) poi come vengono considerate le 3 misurazioni per la creazione del profilo? Vengono incluse tutte e tre? Perchè non c'è poi possibilità di alcun altro intervento o scelta.

Caso diverso invece durante la misurazione di un diagramma di prova (che uso per la creazione di profili BN). In questo caso infatti quando vado a salvare i dati letti, vengono contemporaneamente generati 3 file separati relativi alle misurazioni M0, M1, M2. Di conseguenza si ha la libertà di scegliere quale dei tre usare per generare il profilo conseguente ICC. Qual è in questo caso la scelta ottimale?

Spero di non aver scritto troppe fesserie... in quel caso chiedo anticipatamente scusa! :)

Gabriele

tarkowsky
Average Member

190 Posts

Postato -  17/02/2020 :  02:09:56  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Nell'attesa che qualcuno riesca a snodare i tuoi neuroni su queste questioni alquanto complesse ti rimando a questa lettura in inglese che potrà' delucidare in parte le tue domande oppure ottenere l'effetto contrario: il che sta a dimostrare che la materia e' piena di trabocchetti ed insidie non solo teoriche ma anche pratiche.
https://johnthemathguy.blogspot.com/2014/10/what-measurement-condition-is-your.html

Saluti
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GabrieleD
Junior Member

15 Posts

Postato -  17/02/2020 :  12:15:54  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Grazie per l'articolo... mi sembra dunque di capire che gli strumenti cercano di offrire specifiche coerenti con le condizioni richieste dagli standard ISO ma che poi in effetti le incertezze sul loro utilizzo non manchino!

Innanzitutto correggo un'imperfezione che ho scritto sopra, in quanto anche durante la creazione di profili RGB, i1profiler permette di scegliere quale condizione di misura tra M0, M1 e M2 usare... semplicemente lo spettrofotometro le esegue tutte e tre in un colpo solo e poi si decide quale prendere in considerazione per generare il profilo.

Tornando alla questione del topic, credo di aver capito che la condizione M1 sembra essere preferibile a M0 semplicemente per il contenuto di radiazioni UV predominanti nella simulazione di illuminante D50 rispetto all'illuminante A. In effetti, considerando la differenza delle distribuzioni spettrali tra A e D50, la cosa mi suona piuttosto logica... ma forse nemmeno troppo dato che la specifica M0 era forse più consistente con i vecchi tipi di lampade degli spettrofotometri. Considerando infatti che l'i1pro3 dispone di lampade LED, le simulazioni delle illuminanti A e D50 e le relative componenti UV emesse saranno sicuramente diverse rispetto ai vecchi modelli.

A meno che qualcuno non abbia idee più chiare... credo a questo punto che la cosa migliore sia provare a creare le varianti M0, M1, M2 di un profilo su carta contenente OBA e valutare sotto una luce di osservazione D50 ISO 3664:2009 le varie differenze (se si presentano).

E comunque, nel caso di una carta Fine Art priva di sbiancanti, le tre differenti misurazioni non dovrebbero comportare variazioni così che le eventuali 3 varianti di misurazione porterebbero in teoria ad ottenere 3 profili identici.
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GabrieleD
Junior Member

15 Posts

Postato -  17/02/2020 :  15:35:17  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Comunque già da una lettura del target BW a 51 patch di QTR su una carta di tipo luster contenente OBA, mi sembra di poter giungere alle seguenti conclusioni:

- Finchè gli inchiostri sono sufficientemente densi da bloccare le componenti UV prima che siano in grado di interagire col supporto cartaceo e mostrare effetti di fluorescenza, i dati Lab delle misure M0, M1 e M2 vanno perfettamente a coincidere.
- Più la densità degli inchiostri diminuisce e più l'effetto degli OBA diventa evidente.
- All'avvicinarsi del bianco carta si nota una sostanziale differenza tra le misure M0 e M1. Quindi tra usare illuminante A e illuminante D50 i risultati cambiano e non di poco!! Di conseguenza posso immaginare che nella creazione di un profilo RGB le variazioni prodotte nelle 2 casistiche non siano per niente trascurabili.
- Si nota la totale esclusione degli effetti delle radiazioni UV con la misurazione in M2.

Questa è la lettura M0:


Questa è la lettura M1:


Questa è la lettura M2:
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tarkowsky
Average Member

190 Posts

Postato -  17/02/2020 :  22:20:53  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Visto che hai il nuovo i1Pro3 qui puoi trovare qualche indicazione pratica su come procedere nella profilatura di carte contenente OBA sfruttando le varie modalità di lettura del nuovo spettrofotometro.
Io purtroppo stampo prevalentemente su carte matte ed ho una conoscenza più' teorica che pratica nel campo delle carte con OBA.
Sappi comunque che anche i più' esperti si trovano a far fronte a molte incertezze di carattere pratico in questo campo.
http://www.northlight-images.co.uk/x-rite-i1photo-pro-3-plus-review/#m3-profiling


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GabrieleD
Junior Member

15 Posts

Postato -  18/02/2020 :  09:38:50  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Si, anch'io uso prevalentemente carte matte cotone... tuttavia mi capita di profilarne qualcuna contenente OBA ogni tanto. Sono comunque curioso di vedere se le misure M0 e M1 comportano variazioni nei dati anche su carte matte OBA free. Test che farò a breve.
Grazie per l'interessante guida sull' i1Pro3 plus!!!

Gabriele
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tarkowsky
Average Member

190 Posts

Postato -  18/02/2020 :  23:46:13  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Posso chiederti quale versione hai acquistato?
L'i1photo pro 3 plus oppure l'i1photo pro 3?
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  18/02/2020 :  23:58:34  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Come risposta veloce io posso dire che per il profilo in B/N non cambia nulla, vengono utilizzati solo i valori di L, che sono circa uguali in tutte e tre le misure.
I valori di a e b, che invece cambiano parecchio nelle 3 misure, influiscono solo nella softproof, una risultera' piu' neutra e una piu' fredda, ma in stampa ovviamente il tono caldo/freddo non cambia con il profilo.

AlbertoM
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GabrieleD
Junior Member

15 Posts

Postato -  19/02/2020 :  00:06:48  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ho atteso l'uscita dell'i1pro3 per il semplice fatto che l'i1pro3 plus penso sia uno strumento molto più indicato per chi fa stampa industriale... ossia per chi stampa su materiali speciali (tessuti, ceramica, pelle, vetri, ecc.). L'i1pro 3 plus fa infatti letture su patch di dimensioni minime per me 'mostruose'... in scanning mode la dimensione minima delle patch è di 16x16mm!!! ...cosa che richiederebbe sprechi di carta del tutto privi di senso, dato che le superfici dei supporti tipici per la stampa fine art non sono così irregolari da giustificare una testina con apertura di ben 8mm.
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GabrieleD
Junior Member

15 Posts

Postato -  19/02/2020 :  00:18:54  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da AlbertoM

Come risposta veloce io posso dire che per il profilo in B/N non cambia nulla, vengono utilizzati solo i valori di L, che sono circa uguali in tutte e tre le misure.
I valori di a e b, che invece cambiano parecchio nelle 3 misure, influiscono solo nella softproof, una risultera' piu' neutra e una piu' fredda, ma in stampa ovviamente il tono caldo/freddo non cambia con il profilo.

AlbertoM


Per quanto riguarda un profilo BN sono d'accordissimo su quanto dici, Alberto. Ma a tal proposito mi salta in mente un'altra curiosità... potrebbe secondo te avere senso sfruttare la lettura M2 per migliorare la risposta di a e b sfruttando la ruota di viraggio dell'advanced BW lato driver stampante?

In ogni caso il mio principale dubbio è su quanto possa influire la differenza che noto tra i valori letti in M0 ed in M1 nel caso di creazione di un profilo RGB. Devo sicuramente effettuare altre prove per chiarirmi le idee!
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  19/02/2020 :  10:23:45  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
In un profilo RGB, se il profilatore è furbo, usa 2 misure, una con e una senza UV: è l'unico modo per conoscere l'effettivo contributo degli sbiancanti.
A quel punto è indifferente usare come misura con UV l'illuminante A o D50.

Il dubbio è: se si può utilizzare una sola misura, qual è meglio? scarterei quella senza UV, perchè il profilatore non potrebbe applicare una correzione (con approccio euristico, non rigoroso).
Tra illuminante A o D50 non saprei... Potrebbe essere la stessa cosa, dipende sempre dal tipo di correzione che fa il profilatore, che conoscendo il tipo di sorgente, dovrebbe correggere allo stesso modo entrambe le misure.

Comunque puoi provare, crea 2 profili con i 2 illuminanti e guarda se ti sembrano diversi in stampa.

AlbertoM
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