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 Scelta supporti in base alla carta usata
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longaf
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7 Posts

Postato - 12/11/2014 :  21:52:40  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Buona sera a tutti, mi presento, mi chiamo Francesco e abito a Lugo (RA) sono un foto amatore che si è stufato dei risultati spesso non all'altezza dei vari laboratori di stampa a cui mi sono affidato fino ad ora, e per questo motivo da 2 settimane mi sono regalato un Epson pro 3880.
Parto quasi da zero ma la volontà non mi manca, spero in questo forum di trovare un valido aiuto per ottenere i risultati che mi aspetto di raggiungere.
Oltre alla Epson 3880 uso un iMac 27 e Photoshop CC
La prima domanda che vi pongo è la seguente: Una volta che faccio stampa da P.S. mi si apre la finestra di stampa nella quale carico il profilo carta/stampante (in questo momento uso delle carte campione della HARMAN che mi hanno regalato con la stampante) facendo fare in questo modo la gestione del colore interamente a P.S. dopodiché clicco su impostazioni di stampa e nuovamente su impostazioni di stampa. Qui viene il bello, devo scegliere che tipo di supporto usare tra una scelta di carte Epson!?!
Questa cosa non mi era chiara allora oggi ho chiamato Epson e un tecnico mi ha detto che è normale e che devo solo scegliere tra una qualsiasi carta gloss se voglio usare l'inchiostro nero photo, mentre una qualsiasi carta matt se sto per usare una carta opaca e quindi voglio usare il nero matt.
Però leggendo su internet in qua e in la non sembra proprio essere così! Da quello che ho capito bisogna scegliere il supporto giusto in base alla carta che si sta per utilizzare.
Ma questa cosa non la capisco se ho detto a P.S. di occuparsi di tutto dicendogli che carta/stampante sto per usare perché devo scegliere una carta epson similare? allora a cosa servono i profili colore che si scaricano dai siti dei produttori di carta? E per quelle carte dove il produttore non dice quale supporto Epson uno deve scegliere?
Scusa il posto lungo, e ringrazio chiunque mi possa spiegare questa cosa.
Ciao, Francesco

andre_
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Denmark
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Postato -  12/11/2014 :  22:04:11  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Non uso Harman, ma tutte le carte che mi é capitato di usare fino ad ora (Ilford, Canson, Hahnemühle...) riportano sul sito una tabella con le impostazioni consigliate per ogni tipo di carta e le stampanti piú diffuse (la 3880 di solito c'é sempre).
Dovrebbe essere piú o meno dove si scarica il profilo.
a_

P.S. Io avrei fatto un po' di pratica con una piccola ed economica stampante A4, prima di lanciarmi in un acquisto del genere senza solide basi...
Se non ti metti subito a studiare, rischi seriamente di rimanere molto piú insoddisfatto di quanto non fossi con i laboratori.


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Michele Volpicella
Advanced Member

1451 Posts

Postato -  12/11/2014 :  22:16:00  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Michele Volpicella  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Mi sembra che non hai chiara la differenza tra profilo ICC e driver di stampa: quest'ultimo non viene scelto da PS ma dalla stampante, tramite il *suo* pannello di controllo. Il driver non gestisce i colori, nel senso che non trasforma i numeri RGB, ma è responsabile per come i numeri RGB che arrivano alla stampante sono trasformati nei getti di inchiostro, gestisce cioè "l'ultimo miglio". Inoltre gestisce l'altezza della testina, la sua velocità la direzione ecc.



Stampatore Fine Art
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rosario_ge
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Switzerland
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Postato -  12/11/2014 :  23:57:13  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di rosario_ge  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Dai Francesco, non demoralizzarti...
Intanto ti consiglierei di partire con la lettura degli articoli su profili e stampa che trovi qui sul sito; considera che la stampa FineArt è una 'disciplina' abbastanza complessa e necessita di una discreta base di partenza. La buona notizia è che se ci riesco io, hai ottime probabilità di successo.
Le risposte di andre e michele sono entrambe corrette : in pratica la tua stampante deve sapere in primo luogo su che supporto dovrà stampare, per regolare di conseguenza una serie di parametri . Sono in pratica le impostazioni che il driver applicherà e che per praticità sono 'clusterizzate' per ognuna delle carte che sono elencate . Che siano solo epson non è rilevante, le carte hanno caratteristiche simili a prescindere dalla marca; l' importante è scegliere il setting giusto in relazione a quella che hai ficcato nella stampante... Esempio stupido : se scegli un setting pensato per una carta che necessita di parecchio inchiostro per una che invece ne vuole poco , 'allagherai' la stampa ... o il contrario e così via .
Quindi, come dice andre, vai sul sito della Harman e cerca le indicazioni per il setting di quella specifica carta per la tua macchina. in alternativa puoi provare a stampare una immagine test con i diversi setting e trovare quello più adatto...ma ci vuole carta, inchiostro e un pò di pratica.
E veniamo ai profili : per semplificare, questi sono i responsabili della fedeltà dei colori della stampa rispetto alla immagine da stampare ... In teoria e pure in pratica, i profili ICC dovrebbero essere specifici per la tua propria accoppiata macchina/carta che utilizzi, quindi andrebbero fatti (o fatti fare) ad hoc . Per partire e iniziare, puoi utilizzare quelli cosî detti 'canned' che trovi sempre sul sito del produttore di carta e che vanno più o meno bene su quel dato modello . Quindi, ricapitolando, cerchi le indicazioni sul setting carta da utilizzare e regoli il driver di conseguenza, quindi selezioni da Photoshop o da Lightroom il profilo che avrai già scaricato ed installato nella cartella dei profili, scegli l' intento (percettivo o relativo) e finalmente stampi....
A seconda di cosa salta fuori ti congratuli o ti in...zzi e nel caso torni qui e chiedi altri lumi.
Ciao!


PS
Il Forum è una miniera , anche nel senso che devi un pò scavare per trovare..., usa la funzione cerca e troverai ogni genere di informazione
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ro
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glacort
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Italy
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Postato -  13/11/2014 :  09:13:39  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Tutto corretto quanto sopra, solo per semplificare ora che sei all'inizio e se non trovi l'indicazione per la tua carta:

se stai usando una carta lucida scegli:
"carta fotografica" e "Premium Glossy Photo Paper"

se stai usando carta "pearl" o satinata scgli:
"carta fotografica" e una delle altre 2 fra "Luster" e "Semigloss"
(l'esperienza ti guiderà nella scelta, molte satinate rendono bene anche scegliendo "Glossy", ma attento: allagamenti a parte, se i neri ti compaiono opachi subito dopo la stampa e ci mettono tempo ad asciugare cambia da Glossy a Luster e/o da Luster a Semigloss)

Se stai usando una carta Matt scegli:
"carta opaca" e "Enhanced Photo Paper"
oppure:
"carta per applicazioni artistiche" e "Watercolor paper - Radiant White"


GLC
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longaf
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Postato -  13/11/2014 :  09:34:32  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Grazie per le vostre risposte, non era mia intenzione prendere la 3880 anzi non ci pensavo proprio, venivo da una Canon in esacromia e trovandomi bene volevo fare un upgrade rimanendo sempre nell'orbita di questo Brand, avevo adocchiato la serie Pixma Pro. Poi mi hanno proprosto una Epson 3880 nuova con due set di cartucce e diversi pack sample di carte FineArt a 700 euro, cosa avrei dovuto fare? beh mi sono lanciato, e poi devo essere sincero è da almeno un mese che leggo a destra e sinistra guide e consigli sulla stampa digitale ma poi mi stavo rendendo conto che se non avevo la stampante su cui trasformare tutta questa teoria in pratica non ci stavo più capendo nulla. Come per la fotografia dove sono un autodidatta penso che il modo migliore per imparare è provare e imparare dai propri sbagli.
Tornando al tema del mio topic... ora grazie alle vostre spiegazioni mi è chiaro il motivo di perchè bisogna scegliere il tipo di supporto.
Fino ad ora ho fatto 3 stampe in B/N su foglio A4 e la cosa che ho notato è una grandissima differenza tra quello che vedo a monitor e quello stampato in termini di esposizione, le immagini una volta stampate risultano sottoesposte di moltissimo, nell'ordine di 2 o 3 stop, forse anche di più!
Il monitor è calibrato con Spyder 4 Elite, ho usato della carta FineArt della Harman con i profili colore Canned. Questa differenza potrebbe derivare dalla scelta errata del tipo di supporto? visto che ne ho scelto uno a caso, giusto per far cambiare il tipo di nero alla stampante.
Grazie e ciao a tutti!
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rosario_ge
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Switzerland
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Postato -  13/11/2014 :  10:33:23  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di rosario_ge  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
La corrispondenza tra immagine a video e stampa è stata oggetto di svariate discussioni (che puoi trovare sul Forum) ed è comunque un esercizio non immediato....
Se hai il monitor calibrato (magari controlla che la temperatura del bianco sia 6500°K /D65 e che l'intensità del bianco sia nel dintorno di 120 cd/m2 ) concentrati sulla stampante: che carta hai utilizzato e con quale setting? Cerca e scarica un'immagine test (per es. questa in PROFOTO http://outbackprint.outbackphoto.com/printinginsights/pi048/essay.html) e prova ad aprirla in Photoshop , controllando che il suo settaggio sia Profoto... Dopodichè scegli il setting adatto per la carta che hai (e per l' ink nero che hai montato...) disabilita la gestione colore del driver, delegandola a PS, su questo scegli il profilo ICC della carta in questione e stampa scegliendo l' intento percettivo (tanto per iniziare...) . Non dovresti avere sorprese.... o no?

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longaf
New Member

7 Posts

Postato -  13/11/2014 :  11:08:58  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ora non sono a casa per fare le prove che mi hai suggerito però posso dirti che il monitor è configurato proprio a 6500K e luminanza 120.
Appena arrivo a casa proverò la procedura che mi hai detto.
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glacort
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Italy
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Postato -  14/11/2014 :  15:06:13  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Mi permetto di suggerire che forse 120 é troppo e può portare a stampe scure. Se succede anche a te prova anche fra 80 (che uso io) e 100.

GLC
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andre_
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Denmark
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Postato -  14/11/2014 :  15:31:16  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ehm... Vedere una differenza di 2 o 3 stop per qualche candela di luminanza di differenza significa che o c'é un errore grossolano o c'é bisogno di un valido oculista.

Io lavoro tutto il giorno con un monitor calibrato tra i 140 ed i 150, e nessun cliente si é mai lamentato di stampe scure.

...Non é che per caso le confronti con il monitor tenendole uno di fianco all'altro, magari con una illuminazione ambiente troppo bassa?
É l'errore grossolano piú comune, e di solito le "differenze" che si vedono derivano da qualcosa del genere.

Semplicemente, le stampe non vanno confrontate fianco a fianco con il monitor, qualunque sia la luminositá impostata (e non solo per questioni di luminositá, ma anche di colore).
a_


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Michele Volpicella
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Postato -  14/11/2014 :  17:13:19  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Michele Volpicella  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Per quanto riguarda la corrispondenza tra monitor e stampa, a parte la questione della luminosità del monitor, c'è quella del suo punto di bianco.
Partendo dall'assumption che i profili ICC che usi siano stati costruiti su base D50, la migliore corrispondenza col monitor si avrà quando quest'ultimo è calibrato a D50 e non D65.
Il motivo per cui D50 non viene raccomandato di solito è che "pare" non consenta un completo adattamento cromatico, cosa invece che avviene con D65.
Però se lo scopo è quello di confrontare la stampa col monitor (con tutte le dovute precauzioni ecc ecc...) la calibrazione D50 è quella più indicata.
Non solo, ma se la carta non ha un bianco neutro e/o possiede un Nero poco profondo, sarà anche consigliabile attivare la soft-proof nel momento del confronto (e poi magari disattivarla che è meglio)


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runtu
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Postato -  14/11/2014 :  19:07:56  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da Michele Volpicella... i profili ICC che usi siano stati costruiti su base D50, la migliore corrispondenza col monitor si avrà quando quest'ultimo è calibrato a D50 e non D65...



Questione interessante che andrebbe a confutare quanto detto da Boscarol e se non sbaglio, praticamente anche dai vari organismi internazionali che si occupano di colore.

carlo rondinelli
http://flickr.com/photos/carlorondinelli
....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php
....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/
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rosario_ge
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Postato -  14/11/2014 :  19:34:23  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di rosario_ge  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Questa volta bacchetto io ...

Mi pare che l' esercizio di questo topic sia mettere in condizioni il nostro amico di stampare 'correttamente' una foto ; visto che l' avete ca...iato perchè confondeva i setting con i profili , mi parrebbe un discreto risultato se ci riuscisse e si impadronisse di conseguenza dei fondamentali.

Ps
A Fra, l' hai stampato 'sto test ?

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andre_
Advanced Member

Denmark
2054 Posts

Postato -  14/11/2014 :  21:11:41  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da rosario_ge

Questa volta bacchetto io ...

Mi pare che l' esercizio di questo topic sia mettere in condizioni il nostro amico di stampare 'correttamente' una foto ; visto che l' avete ca...iato perchè confondeva i setting con i profili , mi parrebbe un discreto risultato se ci riuscisse e si impadronisse di conseguenza dei fondamentali.


Rosario, hai ragione.
Ma secondo me l'evitare di fare errori di metodo come quello di confrontare direttamente un qualcosa che produce luce di fianco a qualcos'altro che la riflette... fa parte delle condizioni per stampare correttamente.

Proprio perché troppo spesso ho sentito di lamentele per stampe scure... che scure non erano affatto.
a_


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Michele Volpicella
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Postato -  14/11/2014 :  21:17:37  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Michele Volpicella  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da runtu

Citazione:
Postato da Michele Volpicella... i profili ICC che usi siano stati costruiti su base D50, la migliore corrispondenza col monitor si avrà quando quest'ultimo è calibrato a D50 e non D65...



Questione interessante che andrebbe a confutare quanto detto da Boscarol e se non sbaglio, praticamente anche dai vari organismi internazionali che si occupano di colore.

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Non credo che sia OT e quindi rispondo a Carlo, pensando di fare cosa utile in generale.
Il lavoro sull'adattamento cromatico fu fatto dal famoso Dr Fairchild che trovò appunto che il punto di bianco dell'illuminante A (lampade incandescenti) non consentiva l'adattamento cromatico completo dell'osservatore e che, in misura minore, anche il D50 presentasse lo stesso problema, mentre ciò non avviene a D65.
Ciò significa che per l'artista che sviluppa le proprie foto è consigliabile usare D65.
Però per i lavori di pre-press e stampa in generale, dove non si modifica la foto, è fondamentale ottenere una similitudine il più possibile completa tra illuminante di riferimento del profilo ICC, quindi D50, lampada di osservazione della stampa e bianco di calibrazione del monitor, il quale può essere pertanto solo D50 (oppure un campionamento della lampada di visione se vicina al D50)
I software più avanzati come BasICColor offrono una serie di preset per la calibrazione del monitor e il preset "pre-press" ha esattamente D50 .

Questo concetto è riassunto nelle parole seguenti in un articolo che descrive il lavoro del Dr. Fairchild (non scritto da lui).

"The solution for soft proofing started to become clear. The printing industry would continue to use D50 illumination as the standard for viewing contract proofs. The graphic artists would use color monitors calibrated to a D65 white point because the D65 white point would allow them to achieve complete chromatic adaptation. However, in order for this to work, the image on the monitor could not be directly compared to a print under D50 illumination in a side-by-side viewing environment. The observer would have to have time to fully adapt to each separate viewing environment."



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Michele Volpicella
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Postato -  14/11/2014 :  21:37:21  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Michele Volpicella  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Vorrei completare l'informazione precedente rispondendo al commento sulle norme ISO.
Ci sono due norme fondamentali, la ISO 3664:2000 e la ISO 12646:2004

Ecco qui il sommario che spiega bene le differenze:

International Standards for colour monitor displays are covered within two ISO standards:

ISO 3664:2000 Viewing Conditions for Graphic Technology and Photography

ISO 12646:2004 Graphic technology – Displays for colour proofing – Characteristics and viewing conditions

ISO 3664 is for images viewed independently of any form of hardcopy. ISO 12646 is for soft proof viewing conditions and where the displayed image will be directly compared to a hard copy. The major difference between the two standards is that the ISO 3664 chromacity is D65 and ISO 12646 is D50.


Ossia per effettuare il confronto tra stampa e monitor si conferma la necessità di usare D50 come bianco di calibrazione del monitor.

EDIT: la norma ISO 3664:2000 è stata aggiornata alla ISO 3664:2009 con specifiche più stringenti che si possono leggere qui:
http://info.gtilite.com/where-do-you-set-your-standards/#.VGcqg8npp9I

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longaf
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Postato -  15/11/2014 :  13:08:21  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Allora, la stampa test la farò domani in quanto la domenica è l'unico giorno nel quale ho un po' di tempo.
Seconda cosa vorrei precisare che ammetto la mia inesperienza nel processo di stampa ma vorrei sottolineare che so riconoscere quando una foto stampata e sottoesposta di 2 o 3 stop, sopratutto quando quella foto l'ho fatta io. E so anche che non si possono confrontare la luminosià di una foto stampata con una vista a monitor visto che una brilla di luce propria e una di luce riflessa.
Comunque leggendo in qua e in la mi sembra di capire che non sarei il primo che con un iMac 27" (2011) trova più corrispondenza con quello che stampa tenendo la luminosità del monitor tra 80 e 90. Lo Spyder nonostante la luce ambiente fosse stata rilevata come "bassa" mi fece mettere la luminosità del monitor a 160.
Ciao

https://www.flickr.com/photos/longaf/
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andre_
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Postato -  15/11/2014 :  18:13:41  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di andre_  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Citazione:
Postato da longaf
Seconda cosa vorrei precisare che ammetto la mia inesperienza nel processo di stampa ma vorrei sottolineare che so riconoscere quando una foto stampata e sottoesposta di 2 o 3 stop, sopratutto quando quella foto l'ho fatta io. E so anche che non si possono confrontare la luminosià di una foto stampata con una vista a monitor visto che una brilla di luce propria e una di luce riflessa.
Comunque leggendo in qua e in la mi sembra di capire che non sarei il primo che con un iMac 27" (2011) trova più corrispondenza con quello che stampa tenendo la luminosità del monitor tra 80 e 90. Lo Spyder nonostante la luce ambiente fosse stata rilevata come "bassa" mi fece mettere la luminosità del monitor a 160.


Non prendertela, é normale provare prima di tutto a rimarcare gli errori piú frequenti. Non é certo per fare un torto a chi chiede.
Ma proprio perché alla fin fine sono molto piú frequenti di quando non si creda, non credo sia tempo perso.

Riguardo all'iMac, controlla bene la resa delle ombre se lo calibri ad una luminanza cosí bassa.
Io tengo il mio iMac 21.5 (2012) a circa 140cd/m2, proprio perché abbassando la luminositá ottengo un nero inaccettabile (BasICColor impostato su "minmo neutro"), ed una perdita di dettagli nelle ombre che di fatto non mi permette di lavorare.
Intorno ai 140 é un monitor molto buono, invece.
Ho fatto le stesse prove con un 27" (credo lo stesso tuo modello) ed ho ottenuto lo stesso risultato.
a_


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longaf
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Postato -  15/11/2014 :  20:55:09  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Allora ho fatto la stampa di prova, l'immagine che ne è uscita direi che è ottima (almeno ad un occhio da novizio come il mio). La corrispondenza al monitor ora che è impostato a 80cd/m2 è quasi perfetta, ma a questo punto non so se ne devo essere contento o se come dice andre in questa maniera perdo dettagli. Nella stampa riesco a leggere il nero in maniera chiara fino a 8, e con certe fonti di luci e sforzandomi un po' fino a 6, mentre il bianco fino a 253. A sto punto non so cosa pensare, tenere a 80cd/m2? come consigliano alcuni (e con il quale ho più corrispondenza con le stampe) o mettere almeno a 120cd/m2? e sapere che quello che stamperò apparirà più scuro. Spero di non aver detto castronerie.
Ciao, Francesco

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glacort
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Postato -  16/11/2014 :  11:48:17  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Tieni 80
Non perchè te l'ho consigliato io, o perchè lo trovi scritto da molti che ne sanno più di me, ma per la prova che hai fatto.
Un monitor luminoso serve senz'altro se anche l'ambiente lo è, ma non credo siano le condizioni migliori per il fotoritocco.
Se lavori con luce ambiente medio-bassa, se il monitor non ti sembra troppo moscio e se la stampa corrisponde perchè cambiare ?

Visto l'autorevole (senza ironia) parere di _andre che non sbaglia mai (o quasi ...), ho provato a calibrare il mio monitor a 120 e ho dovuto tornare indietro di corsa. Ci sta che entrino in gioco tarature diverse degli strumenti e caratteristiche/idiosincrasie personali.




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runtu
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Postato -  16/11/2014 :  13:55:09  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
...oltre la questione tecnica ce n'è una pratico/monetaria, tenere una bassa luminosità allunga la vita del pannello e di conseguenza del monitor stesso.

carlo rondinelli
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rosario_ge
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Postato -  16/11/2014 :  14:33:53  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di rosario_ge  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Bene ! Mi pare che il primo passo sia piuttosto soddisfacente... Che carta e che setting hai utilizzato? Consolidato l' approccio ora puoi sperimentare e capire se migliori o meno i risultati.
@ glaco : gli esperti siete voi e seguo volentieri le vostre indicazioni ma a 80 devo usare la pila per vederci ....



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longaf
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Postato -  16/11/2014 :  15:48:14  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Bene proverò a tenere 80cd/m2 per un po', poi vediamo.
Allora per la foto test ho usato una Epson premium semigloss con i sui profili ICC, per le altre stampe sto usando dei campioni A4 della Harman by Hahnemuhle e della Canson con i loro profili "canned". Appena avrò eletto le due carte vincitrici (una per le stampe a colori e una per quelle in B/N) mi farò fare i profili personalizzati, magari proprio da PhotoActivity.
Comunque trovare la carta giusta è un'impresa, ce ne sono veramente tante! il mio intento era una con un effetto tipo Semigloss per il colore e una Matt per il B/N.

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rosario_ge
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Postato -  16/11/2014 :  16:09:55  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di rosario_ge  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Mi pare un approccio sensato... Stabilizzato il tuo workflow (setting giusti per le carte scelte, calibrazione schermo OK ecc.) i profili non canned saranno ovviamente l' area di miglioramento.
Anche per le carte puoi dare anche un occhio allo shop , ci sono carte molto belle (per es. la Felix Baryta, una semi-gloss che a me piace moltissimo sia per il colore che per il BN e le Prestige per le stampe matt )

PS
Immagino che con '8 /6/ 253' tu ti riferisca all' immagine di test ; ovviamente in questo caso, mandandola direttamente in stampa senza regolazioni, la scelta della lum. del monitor c'entra nulla.
Semmai, a parità di profilo canned, proverei dei setting alternativi per vedere se 'guadagni' o meno in profondità del nero...

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glacort
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Postato -  16/11/2014 :  17:24:59  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Per il colore prova la Glacier di PA Shop on-line (è una satinata e va bene anche per il BN).
Costa meno di quelle che stai usando ed è molto molto bella. Io la uso sulla 3800 con le impostazioni "Premium Glossy" e il profilo che mi sono fatto col Munki, anche se quello della Epson Glossy mi da differenze minime che io vedo appena e altri cui mostro le stampe no. Va benone anche il profilo che si scarica dal sito dela Shoeller per la 2880 (che usa gli stessi pigmenti e ha la stessa testa di stampa della 3880).

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longaf
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Postato -  16/11/2014 :  17:32:57  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Si rosario quando ho scritto che vedevo il nero fino a 6 (a fatica, l'8 in maniera chiara) e il bianco a 253 mi riferivo alla stampa di test senza nessuna modifica fatta con Photoshop per cui ero consapevole che la calibrazione del monitor non ha nessuna incidenza sulla stampa.
Mi chiedevo solo se mi posso ritenere soddisfatto di quello che è venuto stampato? considerando che ho usato dei profili "canned".
Per le carte, sicuramente quando avrò finito di provare quelle che ho farò una prova anche con le Felix e le Prestige.

P.S. Con il monitor calibrato con Spyder 4 Elite e luminosità a 90cd/m2 il nero lo vedo solo fino al 10 :-(

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rosario_ge
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Postato -  16/11/2014 :  17:59:30  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di rosario_ge  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Vabbè, non mi sembra un gran problema; prova ad alzare la lum. del monitor fino ai famosi e vituperati 100/120 e vedi cosa succede.
Sul mio laptop che , se ricordo bene, è calibrato con luminanza 124 (perchè la regolazione dello schermo va a scatti fissi...) vedo bene l'intera scala del nero.
Quanto al nero sulla stampa non ho modo di provare. Ti direi che forse un pelo meglio si può ottenere; non conosco la carta che hai usato ma una buona carta semigloss come la Glacier per es. , ha neri molto fondi e si beve tranquillamente tutto l'ink che serve senza problemi...
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