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 Tecniche di scansione
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Ricky
Average Member

Italy
98 Posts

Postato - 29/03/2006 :  20:26:49  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ciao a tutti, sono Riccardo, Ricky per gli amici e questo è il mio primo messaggio sul forum. Innanzitutto volevo complimentarmi con gli ideatori (Alberto ed Enrico) per quello che ritengo il miglior sito in lingua italiana sulla gestione colore legata al workflow fotografico e con tutti gli iscritti per la competenza e la disponibilità mostrata nel trattare i vari argomenti.
Da quando ho scoperto questo sito, diversi mesi fa, leggo tutti i vostri articoli e topics e devo ammettere che mi sono stati di grande utilità. Leggendo dunque l’ultimo articolo di Alberto, preciso e professionale come sempre, sulle tecniche di scansione mi sono deciso ad iscrivermi visto che sono alle prese con la digitalizzazione del mio archivio di diapositive.
Sono in possesso di uno scanner "nikon super coolscan 5000 ed" e non possiedo alcun software per eseguire profili personalizzati quindi lascio gestire il colore dallo scanner impostando solo il profilo del mio monitor (profilato con lo spider di un amico) e lo spazio colore Adobe RGB 1998 nel software di scansione.
Per quanto riguarda le regolazioni in nikonscan, agisco, quando necessario, solo sulla regolazione dell’esposizione(chiamata analog gain sul software suddetto) per recuperare dia sottoesposte o per togliere qualche fastidiosa dominante agendo sui singoli canali RGB. A detta dello staff tecnico nikon questa regolazione infatti “interverrebbe sulla potenza d’illuminazione differenziata tra rosso verde e blu, oppure su tutti e tre i canali insieme per alzare la soglia di luminosità in forma lineare rispetto alla cromia”. Così facendo ho ottenuto degli ottimi risultati con le diapositive non velvia mentre queste ultime risultano sempre sottoesposte. Ho provato a correggere l'esposizione in tutti i modi con photoshop anche come spiegato nell'articolo "tecniche di scansione" ma il problema che riscontro è che sono costretto a scegliere tra un eccessivo abbassamento del contrasto, perdendo le caratteristiche della velvia e un'eccessiva chiusura delle ombre.
Quindi volevo chiedervi se utilizzando dei profili personalizzati per lo scanner si hanno dei miglioramenti tangibili visto l'investimento per l'acquisto del software o se sono io che sbaglio qualcosa.

P.S.
Nelle preferenze di Nikonscan sotto la categoria color management è possibile disinserire il color management system.
Secondo le istruzioni: "I profili monitor e spazio colore non sono utilizzati e tutti
i controlli di Gestione Colore sono disabilitati. L’unico strumento
disponibile per assicurare la corretta visualizzazione
dell’immagine sul monitor è Gamma". Non so però se questa è l'uscita lineare di cui si parla nell'articolo perchè aprendo le immagini così scansite in photoshop risultano avere un profilo sRGB.

Grazie a tutti e scusatemi per la confusione e per l'eccessiva prolissità.

AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  30/03/2006 :  01:35:56  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ciao Ricky,
dunque, l'analog gain del Nikon provoca lo stesso effetto del "Auto expose for slides" del Minolta, per lo meno a livello dell'effetto sul colore.

Ovvero entrambi i controlli di guadagno equivalgono a curve lineari di Photoshop applicate sull' immagine ancora "lineare", con le conseguenze descritte nell'articolo.

Il vantaggio del Nikon è che non si amplifica il segnale del sensore aumentando il suo rumore, ma si agisce direttamente sulla lampada.

Dai ricordi che ho sul driver Nikon, non cambia nulla ad intervenire sul comando "Gamma" se disabiliti la gestione del colore, ed è per questo che nell'articolo ho scritto che non si può avere un'uscita lineare con il driver Nikon.

Però adesso mi hai fatto venire un dubbio. Puoi controllare se è vero? cioè, che impostazioni puoi dare al Gamma quando disabiliti la gestione del colore? e che effetto ha sull'uscita?

Per quanto riguarda la Velvia, fai una prova:
prendi una diapo non Velvia esposta correttamente (che viene bene in scansione) e una Velvia che secondo te è esposta bene ma viene scura in scansione, e affiancale sul monitor in una zona bianca.

Probabilmente la Velvia la vedrai più scura. Nella scansione, la sottoesposizione si vede molto di più che non dal vivo, per il motivo che ho spiegato nell'articolo.

A me le Velvia esposte bene non vengono scure, nè con il profilo canned, nè con la gestione automatica del driver.

Per ripristinare al meglio i colori di una Velvia (o di ogni altra diapo) sottoesposta, bisogna:
  1. Avere un profilo accurato dello scanner
  2. Disattivare il controllo di guadagno (cioè lasciarlo nella posizione utilizzata nella creazione del profilo)
  3. Applicare le curve dell'articolo


Se usi la gestione del colore del Nikon, che utilizza un profilo canned e forse anche delle curve di correzione abbastanza ignote, non è più valida la regola delle due curve, anzi, non ci sono più regole: bisogna arrangiarsi con PhotoShop, e questo non è un buon metodo per gestire correttamente il colore.



AlbertoM
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Ricky
Average Member

Italy
98 Posts

Postato -  30/03/2006 :  10:03:09  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Ciao Alberto,
grazie per la pronta risposta.
Disabilitando la gestione colore è possibile intervenire sul gamma attraverso un cursore variandone il valore in modo continuo da 0,45 a 3. Variando il valore del gamma varia la luminosità generale in uscita (più alto è il gamma maggiore è la luminosità con conseguente spostamento verso destra dell'istogramma) senza alcun slittamento dei colori. Senza la gestione colore però non è possibile assegnare il profilo del monitor e lo spazio di lavoro. Quindi l'immagine scansita non dovrebbe avere un suo spazio di lavoro invece una volta aperta in photoshop risulta essere nello spazio di lavoro sRGB IEC61966-2.1.
Per quanto riguarda le diapositive io le osservo su tavolo luminoso a 5000°K con lentino 4X. Paragonando una sensia e una velvia riprese in condizioni di luminosità simile ed entrambe correttamente esposte la velvia sembra più scura per via della sua maggiore saturazione e maggiore densità, però questo non vuole dire che sia sottoesposta. Quello che lo scanner si perde con le velvia sono i dettagli nelle ombre esasperando il contrasto già elevato delle velvia e comprimendo la scala tonale. Usando Vuescan questo non succede e la velvia risulta esposta correttamente con il giusto contrasto senza interventi sull'esposizione.
Se volessi utilizzare i profili canned come dovrei procedere?
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  30/03/2006 :  13:56:46  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Bisognerebbe indagare un po' di più su questo driver.
Procediamo per passi.

Le scansioni le fai con il Plug-in da dentro Photoshop? se sì non puoi dire che l'immagine ha un profilo incorporato, perchè viene assegnato lo spazio di lavoro.

Se invece usi il programmino stand-alone per la scansione e poi la apri con Photoshop, assicurati di impostare questo settaggio, cioè metti una spunta in:

Preferences->File Handling->Ignore Exif Profile Tag

E poi prova ad aprire di nuovo con PhotoShop l'immagine per vedere se ti dice ancora che c'è sRGB.


Se imposti Gamma=1, l'immagine appare della stessa luminosità di quando fai la scansione con gestione colore attivata e hai impostato il profilo di uscita sRGB?
Altrimenti, che valore devi dare al gamma per avere la stessa luminosità della scansione ottenuta con gestione del colore attivata?
E risulta uguale solo la luminosità o anche i colori?

Questo per capire meglio cosa fa il driver.

Comunque VueScan può essere un'ottima alternativa per l'utilizzo del workflow spiegato nell'articolo, anche perchè nel caso del tuo scanner, l' ICE è fatto via Hardware dallo scanner, mentre nel Minolta via Software.

Questo implica che nel Minolta non si possa utilizzare ICE per ridurre i graffi con VueScan, ma si è costretti ad utilizzare il NoiseFilter di VueScan, mentre nel Nikon di fatto viene utilizzato l' ICE anche con Vuescan.

Intanto appuriamo queste cose



AlbertoM
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Ricky
Average Member

Italy
98 Posts

Postato -  30/03/2006 :  20:31:10  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Per quanto riguarda il profilo hai ragione, non avevo spuntato Ignore Exif Profile Tag in prferences, adesso photoshop il profilo non lo vede più.
Se imposto gamma=1 la diapo risulta nettamente sottoesposta rispetto alla scansione effettuata con la gestione colore attivata e tutti i parametri di esposizione impostati a zero(sia nello spazio sRGB sia nello spazio AdobeRGB, che peraltro risultano quasi identici). Per ottenere la stessa luminosità devo impostare gamma=2.2. I colori invece, a parità di luminosità, differiscono, avendo una tonalità più fredda e meno piacevole alla vista senza gestione colore e più calda con la gestione colore inserita.
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AlbertoM
Moderatore

Italy
4742 Posts

Postato -  30/03/2006 :  20:57:44  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di AlbertoM  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Perfetto!

Allora esiste la possibilità di avere in uscita i dati lineari (appunto impostando Gamma=1) e non c'è bisogno di VueScan

Correggerò l'articolo. Grazie.


Prova a guardare se c'è nella cartella dei profili ICC quello Canned relativo al gamma 1

Per il Minolta si chiama DiMAGE Scan Multi PRO(Posi Linear) per distinguerlo da quello a gamma 2.2

Comunque se c'è un profilo(ad un gamma noto), la cosa migliore è fare la scansione senza gestione del colore e con lo stesso gamma del profilo, assegnare quel profilo all'immagine con Photoshop e convertire ad uno spazio di lavoro standard.

Dopodichè applichi le due curve.

Se agisci sulla potenza dei led, dopo avrai più problemi a recuperare i colori, però una maggiore leggibilità dei dettagli e viceversa.




AlbertoM
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Enrico
Moderatore

Italy
2010 Posts

Postato -  30/03/2006 :  23:44:37  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Enrico  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Caspita,
ed io che ho avuto il 5000 per due anni, non ero giunto a questa conclusione!
Ottimo, allora anche con i Coolscan è possibile avere l'output lineare (RAW) e dunque lavorare con i profili ICC (canned o creati in proprio). Questo permette tra l'altro di usare spazi di lavoro diversi dai due "imposti" da NikonScan, ad esempio Prophoto.

Resta il fatto che quel malefico effetto "alone" mi ha indotto a cedere quello che -sotto tutti gli altri aspetti- è uno strumento davvero valido...
Stavo per prendere il Minolta 5400 II, ma le pessime notizie provenienti da KM hanno messo in crisi la mia scelta... boh, vedremo, tanto per adesso non ho tempo per le scansioni!

Ciao
Enrico
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Ricky
Average Member

Italy
98 Posts

Postato -  01/04/2006 :  12:09:59  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Scusate per la non pronta risposta ma un imprevisto mi ha tenuto fuori casa due giorni.
Nella cartella colors di windows, Alberto, gli unici profili che ho trovato, riconducibili allo scanner, sono NKAdobe ed NKMonitor_win che penso non siano quelli voluti.

Io, Enrico, sono stato a lungo dibattuto tra il Nikon e il Minolta 5400II e dopo mesi di ricerche sul Web per scoprire quale era il "migliore" dei due ho optato per il Nikon. Solo dopo ho scoperto il vostro sito ed ho letto l'articolo in cui si diceva del "malefico effetto alone" come lo chiami tu. Nella maggioranza delle mie diapo l'effetto non è praticamente avvertibile mentre si avverte di più nel bianconero in condizioni di forti contrasti, ma niente di preoccupante (almeno per me). Comunque questo ha ribadito che ogni scelta è sempre un compromesso e che "l'ogetto perfetto" purtroppo non esiste. Da anni ho raggiunto la "pace dei sensi" per quanto riguarda la "smania da attrezzatura fotografica" da cui ero afflitto in passato, l'importante, mi sono detto, è riuscire a sfruttare al meglio quello che si ha. Nel complesso sono comunque soddisfatto del mio acquisto e penso che lo sarei stato altrettanto se avessi preso il Minolta e mi sarei trovato anche con più soldi in tasca.

Ciao, Riccardo
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Enrico
Moderatore

Italy
2010 Posts

Postato -  01/04/2006 :  13:36:49  Mostra il Profilo  Visita l'Homepage di Enrico  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Hai ragione, Riccardo,
bisogna sfruttare l'attrezzatura al meglio, però alle volte questo richiede di cestinare troppo tempo ed allora diventa difficile.
Perdevo troppo tempo a ritoccare le aree di transizione tra luci ed ombre, così ho scelto (a malincuore) di cederlo, dopo aver verificato che anche altre unità erano affette dallo stesso problema.
Poi c'è il famoso fattore fortuna, così come accade con le automobili...
... anche recentemente in caso Nikon si è vericato il famoso "effetto veneziana" (banding) sulla nuova D200. C'è chi ha la macchina infestata da banding, c'è chi non ne ha neppure traccia.

Comunque sia, se il tuo 5000 ti soddisfa, avanti così, è una macchina per tanti versi strepitosa.

Ciao
Enrico
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Ricky
Average Member

Italy
98 Posts

Postato -  01/04/2006 :  16:05:48  Mostra il Profilo  Rispondi comprendendo il testo originale fra righe
Effettivamente, Enrico, in un periodo consumistico come quello che stà attraversando la fotografia, in cui si sussuegono prodotti a ritmi vertiginosi, penso che ai produttori rimanga ben poco tempo per controllare a dovere ogni singola unità. La conseguenza di ciò sono tolleranze costruttive sempre più larghe e prodotti uguali che a volte differiscono notevolmente nelle prestazioni. Comunque, devo ammettere, di non avere indagato più di tanto sul problema dell'"effetto alone" sul mio Nikon e, forse anche per non farmi venire il "magone", ho fatto finta che il problema non esistesse. Quando avrò un po' di tempo farò delle indagini più mirate.


Ciao, Riccardo
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