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ssimoncini
New Member

Italy
7 Posts |
Postato - 27/03/2006 : 17:06:06
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Buongiorno a tutti. sono arrivato per caso a questo forum e mi sembra interessantissimo, tanto che mi sono iscritto subito. anche io vengo dal mondo analogico, prevalentmente medio e grande formato. volevo chiedere se nessuno di voi ha approfondito un metodo di stampa che a me sembra molto semplice e redditizio, come descritto in questo articolo (o meglio, serie di articoli)
http://www.cjcom.net/digiprnarts.htm
Praticamente l'articolo parla della stampa con il solo nero ad alta risoluzione, cosa che mediamente conferisce alle stampe un tono caldo ma che può essere corretto con l'utilizzo del QuadTone RIP. Le mie prime prove su di una epson 1290 sono state piuttosto deludenti, ma da quando ho acquistato la 4000 le cose sono cambiate decisamente.
Al di là di esperimenti su esperimenti con le scale di grigi le stampe fatte con la 4000 hanno una plasticità veramente notevole, specie se ottenute con il rip (credo sia dovuto alla miglior gestione dell'algoritmo di diffusione). Finora ho usato prevalentmente carte matte, ovvero la enhanced matte della epson e la kayenta della moab, con risultati interessanti in entrambi i casi.
vorrei sapere se qualcuno ha sperimentato in tal senso e scambiare opinioni.
Un caro saluto a tutti |
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Benedetto
Advanced Member
    
Italy
433 Posts |
Postato -  27/03/2006 : 18:06:50
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Ciao, ho letto la tua richiesta. Anch’io inizialmente pensavo alla stampa BO, poi ho considerato che tanto valeva buttarsi a capofitto nella stampa BW a 7 inchiostri con Piezography. Ti devo confessare che non ho mai provato la stampa con un solo nero, ma ritenendo che seven è meglio di one, ho preferito seguire quel sistema. Non ne sono pentito. a) ho una risposta tonale sulle scale di grigi elevatissima; b) ho la possibilità di riprodurre le finissime variazioni di ombre sulle alte luci usando il giallo c) con l’uso di QTR (un vero RIP al costo modestissimo di 50 dollari) ho la possibilità di accentuare i passaggi di toni nelle basse e bassissime luci; d) se non ho gli strumenti adatti (Eye-One), posso farmi costruire un profilo per ogni combinazione di stampante/carta/inchiostri, con l’ulteriore vantaggio che quello che vedo a video (ovviamente calibrato) corrisponde quasi al 100% a quello che mi esce in stampa; e) posso cambiare il set di inchiostri e usare, per esempio i MIS o gli altri inchiostri per il BW che sicuramente prima o poi usciranno, con la stessa flessibilità di uso; f) riduco grandemente i rischi di banding perché 7 inchiostri coprono adeguatamente (anche troppo) la superficie della carta; Certo, il sistema è decisamente più complesso, ma, mi sono chiesto, se ho parcheggiata sotto casa una trazione integrale a 7 ruote, perché devo usare il monopattino? Un saluto. Benedetto
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AlbertoM
Moderatore
    
Italy
4742 Posts |
Postato -  27/03/2006 : 18:57:52
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Anch'io la penso come Benedetto.
Ma con la 4000 non utilizzi il grigio? se lo utilizzi allora il tuo approccio non è molto diverso dai nostri, in quanto noi cerchiamo solo di avere a disposizione più grigi in modo da riuscire a riprodurre più sfumature, da avere meno visibilità del punto di stampa e meno problemi di banding.
L'unico caso in cui mi sembra interessante l'utilzzo di un solo nero con QTR è con la R1800.
Ha le goccioline da 1 pl (le più piccole in casa Epson) ed è l'unica che consenta un B/N archival (per i pigmenti) veramente lucido.
AlbertoM |
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bert
Senior Member
   
Italy
254 Posts |
Postato -  27/03/2006 : 22:59:48
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Sul thread qui accanto "HP Designjet 90r" ho esposto sinteticamente le ragioni per cui stampo il BN con il solo nero. So bene che questa scelta va bene solo per carte opache, possibilmente ruvide, ma questo è un limite anche di Piezography (che costa un occhio della testa). Provare a stampare con il solo nero non costa niente.Anche con stampanti da 4 pl si ottiene la pratica invisibilità del punto, impostando la risoluzione di stampa a 1440 dpi, modalità non bidirezionale (ma se si è fatto un meticoloso allineamento delle testine si può usare la modalità bidirezionale, risparmiando circa la metà del tempo). Ho notato che le stampe con il solo nero resistsono molto bene alla luce (meno ai contaminanti atmosferici) anche nel caso di inchiostri dye di vecchia formulazione. Ho appese al muro delle foto stampate con la venerabile Stylus Color: hanno i punti grossi come pallini da schioppo ma, protette dal vetro, sono invariate da anni. Una domanda a Benedetto: come si fa, agendo sul giallo, ad ottenere delle sfumature di grigio chiaro neutro? Grazie. Umberto |
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Enrico
Moderatore
    
Italy
2010 Posts |
Postato -  27/03/2006 : 23:05:21
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R1800 con sistema Black only? Ne erano esposte alcune al Photo Expo di Roma, niente male davvero, anche se per limitare la visibilità del punto e banding credo sia necessario stampare a 2880dpi mono-direzionale, con tempi di stampa biblici. Per non parlare del problema autonomia, usando una sola cartuccia è davvero ridotta.
Ciao Enrico |
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Benedetto
Advanced Member
    
Italy
433 Posts |
Postato -  27/03/2006 : 23:06:59
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Ovviamente, usando 7 cartucce di grigi, per giallo intendevo l'inchiostro Piezo Light Light Black la cui cartuccia viene, appunto, inserita nel vano riservato dalla Epson al giallo. Un saluto. Benedetto |
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ssimoncini
New Member

Italy
7 Posts |
Postato -  28/03/2006 : 08:56:13
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Ciao. A dire il vero stampo anche con QTR, utilizzando il grigio e anche magenta chiaro e ciano chiaro per ottenere il tono selenio. Le uniche esperienze con inchiostri a 7 grigi le ho fatte con la 1290 e certo si ottiene una gamma tonale molto ampia.
Dal canto suo mi sembra però che la stampa col solo nero abbia dalla sua una certa brillantezza e capacità di riprodurre il microcontrasto più marcata, forse dovuta al fatto che laddove non è presente l'inchiostro nero il bianco del supporto risalta maggiormente. Comunque per quanto riguarda il punto, stampando con QTR con il solo nero a 2880 su carte opache il punto è visibile praticamente solo con la lente e su una stampa 43x60 secondo me non è un problema piu di tanto, perche in ogni caso la stampa viene visionata da una distanza di almeno un metro.
Sono però curioso di sperimentare in futuro un kit tipo i MIS, credo che diano dei risultati eccellenti. :-) saluti a tutti |
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bert
Senior Member
   
Italy
254 Posts |
Postato -  28/03/2006 : 23:44:24
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SSimoncini dice: "mi sembra però che la stampa col solo nero abbia dalla sua una certa brillantezza e capacità di riprodurre il microcontrasto più marcata, forse dovuta al fatto che laddove non è presente l'inchiostro nero il bianco del supporto risalta maggiormente" Sono pienamente d'accordo con lui. Umberto |
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Enrico
Moderatore
    
Italy
2010 Posts |
Postato -  31/03/2006 : 00:12:47
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Da molti la stampa BO (solo nero) è considerata una tecnica a parte, da non confondersi col B/N ottenuto usando gradazioni intermedie di grigio. Il look di queste stampe può anche piacere, è molto particolare, specie quando il punto di stampa è visibile (nelle zone medie e chiare) e può dare questa sensazione di elevato microcontrasto che però secondo me è artificioso. C'è da dire che con alcune moderne stampanti, che riescono a depositare singole goccioline di appena 1 picolitro (1 miliardesimo di litro!), l'effetto della stampa risulta più vicino a quello della stampa con i grigi (MIS, Piezography), anche se la stampante va utilizzata alla massima risoluzione e in mono-direzionale (tempi di stampa lunghissimi).
Per chi cerca la miglior riproduzione delle delicate tonalità medie ed alte (zone V - VIII) tenendo alla larga i problemi del metamerismo e dell'azione del tempo, la miglior soluzione resta secondo me l'uso di stampanti dotate di varie diluizioni di nero pigmentato.
Ciao Enrico |
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