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 Esistono davvero le "prestazioni occasionali"?

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I N I Z I O    T O P I C
mrc Posted - 30/08/2012 : 21:30:03
Un saluto al forum,

vi disturbo ancora una volta con una domanda che forse per alcuni di voi ha una risposta scontata, ma che per me non la ha affatto

Sono un dilettante della fotografia, che nella vita fa tutt'altro (sono dipendente a tempo indeterminato di una amministrazione pubblica) e sta cercando di comprendere quale valore reale abbia la definizione di "prestazione occasionale". Premesso innanzitutto che non ho intenzione di iniziare una professione da fotografo-imprenditore a tempo pieno, vorrei però capire meglio se esistono gli strumenti per mettersi in regola con la legge (e con gli altri fotografi!) nel caso mi capiti l'opportunità di svolgere qualche attività fotografica pagata nel cosiddetto "tempo libero".

Ho dato un'occhiata da profano alla normativa, e i presupposti ci sarebbero: rimarrei di sicuro nell'ambito dei 5000 euro e dei 30 giorni all'anno, naturalmente chiedendo preventivamente alla mia amministrazione regolare autorizzazione. C'è però un aspetto che mi ha fatto sorgere il serio dubbio su che cosa si intenda davvero per "prestazione occasionale": al link

http://www.fotografi.org/mettersi_in_regola.htm#Collaborazione%20occasionale

si dice esplicitamente e anche di più che


a) NON e’ occasionale nessun lavoro fotografico prima del quale sia stata fatta una qualsiasi forma di pubblicita’: un volantino, un semplice biglietto da visita con la dicitura "fotografo" o similari, un cartellino affisso nei negozi di bomboniere, l'indirizzo e la dicitura "fotografo" nell'album fotografico realizzato "per caso", eccetera.

In questa situazione, infatti, non e’ sostenibile in nessun modo il carattere occasionale della prestazione, nel senso che si e’ analizzato prima; indipendentemente dal fatto che i lavori possano essere anche pochi, l'averli cercati attivamente mediante una forma qualsiasi di pubblicita’ e’ cosa tipica e sintomatica di attivita’ abituale e quindi professionale.



La promozione della propria attività è in effetti prerogativa dell'intrapresa, ma qui la mia ignoranza è manifesta : una mostra organizzata, un sito personale con un contatto o un recapito, mi pare di capire siano già considerati pubblicità a tutti gli effetti... diventa quindi impossibile fruire dello strumento della ritenuta d'acconto occasionale per regolare legalmente il pagamento.

Visto che in un momento come questo ad aprire partita IVA non ci penso nemmeno , esiste un altro strumento oltre al nero per farsi retribuire qualche fotografia scattata fuori dall'orario di lavoro??

Ciao e grazie davvero a chi vorrà rispondere
Marco
22   U L T I M E    R I S P O S T E    (Le più recenti in alto)
Maestrale Posted - 06/09/2012 : 14:50:30

Di niente Matteo, anche se confesso che avrei preferito condividere un po' di sano ottimismo, merce rara di questi tempi...

Claudio

poalpina Posted - 05/09/2012 : 17:44:05
Citazione:
libero professionista con Partita IVA iscritto alla Gestione Separata


e ci rientro anche io, ma sono ancora nella posizione che "superava le mie capacità di sopportazione",
e l'equilibrio è ancora troppo "precario" per andare oltre.

Claudio preciso e prezioso come sempre, grazie delle info.


M.Teo
Maestrale Posted - 05/09/2012 : 12:25:57

Questo è il risvolto della medaglia per la cessione del Diritto d'Autore.

Ieri avevo un'insopprimibile desiderio di deprimermi e quindi mi sono andato a leggere qualcosa di cui avevo sentito accennare in una puntata di Report, ma che al tempo superava le mie capacità di sopportazione: i Contributi Silenti. Qui potete apprezzare i meravigliosi bizantinismi della burocrazia italiana. In quanto libero professionista con Partita IVA iscritto alla Gestione Separata (i fotografi non hanno un loro ordine professionale) io rientro a pieno titolo nell'inghippo del Minimale Contributivo e quindi dei Contributi Silenti... tutto molto bello, considerato poi che da qui al 2018 la tassazione INPS aumenterà dall’attuale 27,72% al 33,72%.

Sull'argomento, Antonio Mastrapasqua, attuale presidente dell'INPS e titolare di altri 24 incarichi ha detto recentemente (salvo poi smentire): «Se i precari sapessero a quanto ammonta la loro pensione, rischieremmo un sommovimento sociale».

Diciamo che non sono proprio ottimista riguardo al futuro del nostro paese e di chi ci vive senza beneficiare di privilegi "speciali"...

Claudio
andre_ Posted - 04/09/2012 : 22:38:19
Citazione:
Postato da poalpina
Tuttavia ritengo che le norme contengano delle anomalie grottesche:
....


Anch'io. Non intendevo minimamente dire che le cose vanno bene cosí.
In particolare, considero sbagliato che il fatto che si debba legiferare necessariamente su tutto.
Credo che gli italiani (e le persone in generale) non siano affatto imbecilli, ne dei bambini da accompagnare per mano anche quando vanno in bagno.
Ma sembra che spesso lo stato non la pensi allo stesso modo, con risultati che hai definito in maniera perfetta: grotteschi.

Basta pensare al tema di questo topic.
Il concetto sarebbe chiaro e banale, la regola generale anche.
Ma tutti i bizantinismi che sono stati ricamati sopra spianano la strada a chi la regola la vuole aggirare, e complicano la vita a chi la vuole rispettare.
a_


www.andre-photo.org
andre_ Posted - 04/09/2012 : 22:27:05
Citazione:
Postato da Benni

è vero, mi scuso coi danesi. tra l'altro quando ci sono andato col camper mi hanno fatto una buona impressione. e poi erano tutti schifosamente belli...



Non sono danese e non sono neppure bello.
a_


www.andre-photo.org
poalpina Posted - 04/09/2012 : 22:20:24
@andre_

sostanzialmente concordo su tutto quello che hai scritto nel tuo post
in particolare dove dici

Citazione:
Cercare giustificazioni al non rispetto della legge e contemporaneamente aggirandola, credo non sia un modo accettabile di fare (e qui non mi sto riferendo al tuo post, che non mi sembra contenga nulla di simile, ma sto andando oltre ).
Per questo apprezzo molto la domanda che ha dato inizio a questo post, le risposte utili e soprattutto il fatto che non ho letto tentativi di svicolamento o di ignorare le regole.


Tuttavia ritengo che le norme contengano delle anomalie grottesche:
ci sono dipendenti pubblici regolarmente stipendiati, che hanno non solo
una loro partita iva, ma addirittura a loro volta dipendenti e fatturati
molto importanti (è il caso per esempio di docenti che sono architetti, ingegneri,
avvocati, forestali e fanno un doppio lavoro all'ombra della forza
garantita dall'albo professionale)

per tutte le altre attività è espicitamente prevista dalla norma una incompatibilità
con la libera professione fatto salvo proprio il caso di cui parla Claudio (che ringrazio )
e nel quale, è vero, ricade interamente quanto dicevo nel mio post.



M.Teo

PS: mi dissocio invece da qualsiasi affermazione nazional-campanilista,
dalle quali sono estaneo fino al midollo.
Benni Posted - 04/09/2012 : 21:53:35
è vero, mi scuso coi danesi. tra l'altro quando ci sono andato col camper mi hanno fatto una buona impressione. e poi erano tutti schifosamente belli...
Michele Volpicella Posted - 04/09/2012 : 21:39:56
Citazione:
Postato da Benni

Lo stato deve mettere bocca su tutto?
Uno scatta delle foto e le vende, ci paga la ritenuta d'acconto, le dichiara al fisco. Ma qual'è il problema?
L'incontro della domanda e l'offerta fa paura solo ai monopolisti, a chi ha posizioni di rendita. Non c'è niente di scontato e bisogna lottare ogni giorno.
Io non ho paura del nuovo, a patto che tutti abbiano uguali condizioni, che il gioco non sia truccato.
Riguardo al rispetto delle leggi, è facile parlare quando si ha il sedere al caldo, da parte di un popolo che non ha praticamente dato niente alla storia dell'uomo, e che ora viene a farci la morale su come gestire la nostra economia. Come ho letto sul forum mesi fa in un intervento simile. "rispondo per prima cosa a me stesso ed è prioritario per me il sostentamento della mia famiglia". Il resto lo lascio ai "Farisei".



Vero tutto!!
(mi sembra però che siano i Finlandesi che ci rompono le scatole, non i Danesi che non hanno l'Euro)
Benni Posted - 04/09/2012 : 21:08:06
Lo stato deve mettere bocca su tutto?
Uno scatta delle foto e le vende, ci paga la ritenuta d'acconto, le dichiara al fisco. Ma qual'è il problema?
L'incontro della domanda e l'offerta fa paura solo ai monopolisti, a chi ha posizioni di rendita. Non c'è niente di scontato e bisogna lottare ogni giorno.
Io non ho paura del nuovo, a patto che tutti abbiano uguali condizioni, che il gioco non sia truccato.
Riguardo al rispetto delle leggi, è facile parlare quando si ha il sedere al caldo, da parte di un popolo che non ha praticamente dato niente alla storia dell'uomo, e che ora viene a farci la morale su come gestire la nostra economia. Come ho letto sul forum mesi fa in un intervento simile. "rispondo per prima cosa a me stesso ed è prioritario per me il sostentamento della mia famiglia". Il resto lo lascio ai "Farisei".
Maestrale Posted - 04/09/2012 : 14:33:06

Mi pare che i casi proposti da Matteo possano rientrare facilmente nell'ipotesi di cessione del Diritto d'Autore, correggetemi se sbaglio. In sostanza, non si tratta quindi di collaborazioni occasionali, ma proprio della tutela di un diritto legato alla creatività personale e vincolato alle destinazioni d'uso stabilite per legge.

Claudio

andre_ Posted - 04/09/2012 : 10:29:26
Citazione:
Postato da poalpina
Secondo me c'è un elemento decisivo da considerare in questo tipo di
discussioni, lo dico con semplicità accettando il rischio di sembrare semplicotto:
la fotografia non può essere esclusivamente considerata un gesto tecnico
ma anche una forma espressiva dell'uomo, ciò che possiamo chiamare "arte"
(spesso magari solo nelle speranze degli autori). Non serve nemmeno
che io lo scriva, non si fotografano solo elettrodomestici
e bottiglie per un catalogo, o metalli per una esposizione di goielli,
.....
D'altra parte è esperienza comune che c'è un abisso fra la legalità e
l'onestà, rispettare la legge e pagare le tasse ti consente di essere un cittadino
che si muove nell'ambito della legalità,
ma un uomo onesto ...è tutta un'altra cosa.


Perdonami, ma secondo me hai un pochino mancato il bersaglio.

Tutto il tuo discorso sull'arte che sta dietro la fotografia é a mio parere giustissimo, e lo condivido completamente.
Mi fa solo piacere quandi si arriva a mettere sullo stesso piano le diverse forme d'arte, perché sono convinto abbiano la stesa dignitá.

Ma il mestiere del fotografo secondo me non é arte in senso stretto.
Il lato artistico é un plusvalore del singolo fotografo (che sia professionista o no, poco importa).

Ma la grande parte della fotografia professionale, quella che permette di campare, é artigianato. Non arte.

Al mondo si contano sulle dita di una mano i fotografi che possono permettersi di vivere di fotografia naturalistica, ed anche di street photography.
La grande massa sono fotografi commerciali, matrimonialisti, fotogiornalisti ed altre categorie, magari piú "nuove" e meno codificate (come ad esempio la fotografia panoramica).

E non vedo alcuna onestá nel fare un lavoro artigianale senza rispettare la legge, quella che obbliga a pagare le tasse.
Qui non stiamo parlando di artisti che regalano le loro opere a chi vogliono, ma semmai di artisti che vendono le loro opere dicendo di averle regalate per frodare il fisco.
La differenza é piuttosto grossa, a mio modo di vedere.

E delle varie cose che apprezzo del luogo in cui sono venuto a vivere, una é proprio l'idea diffusa e condivisa di legalitá. Idea che manca completamente di diffusione, in Italia.
Un'altra cosa che apprezzo é l'idea che se uno lavora, gli debba essere riconosciuto un guadagno che gli permetta di vivere dignitosamente. Qualsiasi lavoro faccia.
Altra cosa che invece ormai é totalmente sconosciuta e dimenticata, in Italia. Fino a quando il vendere sottocosto opere o prestazioni non sará considerata un'azione deprecabile, le cosa andranno sempre peggio. Il punto di arrivo di questa mentalitá é la condizione di semischiavitú di molti lavoratori in alcune realtá che consideriamo lontane dalla nostra mentallitá... ma che invece sono giá presenti.

Queste due cose, insieme, sono la definizione di onestá che piú mi piace.
Ed a mio parere l'unica base su cui poter discutere circa l'adeguatezza o meno delle leggi. Anche in maniera molto dura, se necessario, ma informata... ed "onesta".

Cercare giustificazioni al non rispetto della legge e contemporaneamente aggirandola, credo non sia un modo accettabile di fare (e qui non mi sto riferendo al tuo post, che non mi sembra contenga nulla di simile, ma sto andando oltre ).

Per questo apprezzo molto la domanda che ha dato inizio a questo post, le risposte utili e soprattutto il fatto che non ho letto tentativi di svicolamento o di ignorare le regole.
Ecco, su questa base a questo punto potremmo iniziare a discutere quelle regole.
a_


www.andre-photo.org
poalpina Posted - 04/09/2012 : 09:47:45
Citazione:
Chiedo però a tutti di non alzare i toni


OK scusate

Provo a scivere qualcosa di costruttivo io.
Secondo me c'è un elemento decisivo da considerare in questo tipo di
discussioni, lo dico in modo diretto accettando il rischio di sembrare sempliciotto:
la fotografia non può essere esclusivamente considerata un gesto tecnico
ma anche una forma espressiva dell'uomo, ciò che possiamo chiamare "arte"
(spesso magari solo nelle speranze degli autori). Non serve nemmeno
che io lo scriva, non si fotografano solo elettrodomestici
e bottiglie per un catalogo, o metalli per una esposizione di goielli,

Personalmente conosco un bravissimo fotografo NON professionista
(ero quasi tentato di mettere un link, ma non lo farò per non coinvolgere altri)
che scatta e stampa divinamente delle fotografie di pasesaggi urbani,
e/o soggetti e situazioni con grande attenzione all'aspetto sociale
e antropologico, realizza delle mostre che regolarmente finiscono
con l'avere una certa risonanza sulla stampa vengono visitate e
recensite. E' un dipendente di una società privata, non vive
di fotografia (evidentemente può anche permetterselo),
e alla fine che fa dai suoi lavori? Spesso li regala.
Concorrenza sleale? Andrebbe censurato?

Allo stessso modo ho un caro amico che ama la fotografia naturalista,
conosce la sua terra natale come pochi altri ed è capace di starsene zitto
in un capanno per un paio di giorni con qualche panino,
per catturare l'immagine di un rapace ambientato. Sappiamo tutti bene (bando alle ipocrisie)
che per scatti del genere non sarà mai possibile raggiungere una prezzo equo
in relazione al tempo impiegato per ottenerli (a differenza delle foto
di un concerto, tanto per restare in tema) .
Il mio amico non vive di fotografia (ne può certo permetterselo)
Se riuscirà a farsi pagare per una pubblicazione sulla fauna del parco
quei soldi andranno a finire in una busta messa da parte e così,
potrà permettersi un tele con qualche millimetro in più, senza troppi ripensamenti.
Un altro caso di concorrenza sleale?

Facciamo un parallelo, ci sono lavori in cui si è pagati
addirittura per esprimere un'opinine, ma possimo considerare
alcune opinioni più professionali di altre perchè "certificate" da partita iva?
è come se il famoso editorialista andasse dal suo redattore
a lamentarsi che il suo articolo "professionista" non è finito
sul giornale, e invece qualcuno si è permesso di pubblicare
l'opinione di uno sconosciuto, un "non professionista", ma come?
scandalo e concorrenza sleale!
(si pretenda a buon diritto che almeno non si paghi lo sconosciuto)

L'autrice premio nobel italiano per la letteratura Grazia Delledda
aveva conclusi i suoi studi ufficiali alla 5 elementare, così scriveva di se:
"Ho vissuto coi venti, coi boschi, con le montagne, ho guardato per giorni,
mesi ed anni il lento svolgersi delle nuvole sul cielo sardo,
ho mille e mille volte appoggiato la testa ai tronchi degli alberi,
alle pietre, alle rocce, per ascoltare la voce delle foglie,
ciò che raccontava l'acqua corrente; ho visto l'alba, il tramonto,
il sorgere della luna nell'immensa solitudine delle montagne;
ho ascoltato i canti e le musiche tradizionali e le fiabe e i discorsi del popolo,
e così si è formata la mia arte, come una canzone od un motivo
che sgorga spontaneo dalle labbra di un poeta primitivo."

Certamente non ha scritto così divinamente per denaro,
ma chi può sostenere "sensatamente" che non avrebbe mai dovuto riceve
qualcosa per i milioni di libri venduti?
O forse si tratta di un altro caso di concorrenza sleale?

Con tutto questo resta chiaro che non basta avere un macchina-foto
per essere un fotografo, come non è suffciente aprire una partita
iva per essere un professionista.
D'altra parte è esperienza comune che c'è un abisso altrettanto grande
fra la legalità e l'onestà:
Rispettare la legge e pagare le tasse ti consente
di essere un cittadino che si muove nell'ambito della legalità,
ma un uomo onesto ...è tutta un'altra cosa.

M.teo
Benni Posted - 03/09/2012 : 23:08:28
se rimani sotto i 5000 non ti dice niente nessuno.
le altre considerazioni seppur valide non sono tenute in conto e difficilmente controllabili se non provenienti da denunce specifiche.
la legge esiste, ma la realtà è un'altra. In genere le leggi si fanno per regolare la realtà. quando le leggi sono tante ed inutili succede il contrario.
vivere una realtà come quella del nostro paese non è facile. io ho avuto offerte da vari paesi,, stati Uniti, Russia e Germania, ma sono rimasto e sono fiero di quello. Tuttavia sono realista. E' impossibile riapettare tutte le leggi. Ma di certo non espatrio per questo. Sicuramente se vengo colto in fallo pago le mie colpe, e non mi lamento. fa parte del gioco. I miei amici che venivano dalla Germania a Roma passavano sempre co lrosso, credendo che qui vigesse l'anarchia, il caos. Ma non è così. il caos non genere le cose che siamo in grado di creare noi italiani. sono fiero di esserlo di lottare, di sbagliare, di pagare e di restare qui.
andre_ Posted - 03/09/2012 : 18:45:59
Citazione:
Postato da Enrico
Chiedo però a tutti di non alzare i toni, siamo qui per discutere e per comprendere meglio realtà che si conoscono poco.


Sarebbe la prima volta, trattando di un argomento del genere...

Scherzi a parte, ci sono stati molti scontri sul tema in precedenza, con Carlo in prima linea su una certa posizione (e diverse voci a sostegno, tra cui mi metto anch'io).

Ma qui con la domanda ben posta fin dall'inizio da Marco mi pare si stia parlando di altro, e forse per la prima volta si é arrivati ad un punto abbastanza chiaro su cosa dice la legge e quali sono i limiti.

Se poi non piace la legge é un altro discorso, e non credo sia questo il topic per discuterne.
Ma va rispettata, soprattutto quando si riesce a comprenderla per bene, come mi pare si sia fatto qui.

Finalmente!

Se invece la legge non piace, c'é poco da fare...
Prima la si rispetta, prendendo a calci chi non lo fa, e solo dopo se ne puó parlare.
Oppure si espatria.
Non vedo altre soluzioni, sinceramente.
a_ (da quattro anni e sei giorni residente in Danimarca )


www.andre-photo.org
mrc Posted - 03/09/2012 : 18:34:54
@Enrico:
Grazie, sei stato più che chiaro

Ti rispondo qui anche perchè nel frattempo ho ricevuto riscontro dall'Agenzia delle Entrate, che pone l'accento, alla luce delle disposizioni attuali, sul fatto che la prestazione occasionale debba caratterizzarsi "per assenza di coordinamento con il committente, senza organizzazione di mezzi", e pertanto confermando quanto mi era stato scritto in questo forum.

Quanto all'indicazione da te data in precedenza (apertura di partita IVA), una scelta del genere mi scoraggia non tanto per ragioni meramente fiscali, quanto di ordine amministrativo. Può darsi però che sia la strada da percorrere, perciò approfondirò meglio...

Nel frattempo ti ringrazio nuovamente per il reply, un saluto
Marco
Enrico Posted - 03/09/2012 : 16:11:28
Non posso che ribadire quanto già affermato in precedenza, un concetto chiaro e esaustivo, che non si presta ad altre interpretazioni "fiscalmente regolari".

Carlo (runtu) potrà chiarire di persona il proprio sfogo, che io ho interpretato come insofferenza verso certe interpretazioni "allegre" sul tema, che possono sfociare nella concorrenza sleale.
Chiedo però a tutti di non alzare i toni, siamo qui per discutere e per comprendere meglio realtà che si conoscono poco.

Ciao

Enrico
www.enricocinalli.com
poalpina Posted - 01/09/2012 : 00:09:30
@runtu

Citazione:
... fa girare e non poco


Di solito leggo questo tipo di interventi sintetici e costruttivi
con ammirazione, e rispetto,
ma stavolta confesso che non capisco a cosa ci si riferisce?

"Cos'è che gira?"
Sono molto interessato sia alla causa che agli effetti.
mrc Posted - 31/08/2012 : 19:38:37
@Runtu:
Non sei affatto tenuto a rispondermi, anche se la curiosità di sapere che ti rode realmente non nego di averla.

Ribadisco di essere un dilettante, e di avere scarsissima conoscenza di questi aspetti: se ho scritto una sciocchezza troppo grossa, chiudete il thread e bona lì, grazie.

Ciao runtu, buon lavoro.
runtu Posted - 31/08/2012 : 17:47:14
Ti dico sinceramente che leggerti me le fa girare e non poco. Non voglio neanche perdere ulteriore tempo a spiegarti il perché.

carlo rondinelli
http://flickr.com/photos/carlorondinelli
....seconda grande passione:http://www.x-plane.it/index.php
....terzo grande vizio: http://www.maledettotoscano.it/
mrc Posted - 31/08/2012 : 16:38:37
Grazie e tutti e due per la risposte e le dritte!
Da quanto scrivete, mi pare di capire che il nodo sia sostanziale, ma anche di come ci si pone.

Enrico conferma quanto scrive TAU Visual, e in effetti in questo video

http://www.youtube.com/watch?v=3BdJk_vVwIk&feature=BFa&list=PL87831213AADF5B51

viene affrontato in dettaglio il problema delle prestazioni occasionali, affermando che esse sono riservate a chi è "in altre faccende affaccendato", senza specificare però di quali faccende possa trattarsi.
Dal taglio con cui la questione è trattata, mi pare però di intendere che ci si rivolga soprattutto a chi avvia una libera professione, scoraggiando l'impiego della ritenuta d'acconto come un mezzo per dribblare gli obblighi fiscali, previdenziali e amministrativi, tant'è vero che a un certo punto del video mi pare di ricordare - spero di non confondermi... - che si parli apertamente di concorrenza sleale e di immagini vendute "alla metà del prezzo". O sbaglio?

@massimiliano:

Citazione:
non ho controllato la prassi dell'Agenzia delle Entrate, ma in linea di principio se apri un sito per pubblicizzare le foto che hai già fatto, hai un recapito e qualcuno ti contatta perchè ha apprezzato la qualità delle tue immagini, e ti chiede se tu vorresti farne altre per lui oppure vendergli i diritti di ciò che hai già scattato, non vedo gli estremi della professionalità.


Questa interpretazione è confortante
Per venire alla sostanza, se resto nei limiti della seguente condotta

1) nel mio sito personale, in cui tra l'altro scrivo esplicitamente che sono un fotodilettante che non svolge la fotografia come un lavoro, non pubblico immagini scattate per committenti o comunque a pagamento, ma inserisco un semplice contatto email (dico seriamente: ma chi ha un sito web senza nemmeno un contatto per il webmaster??)

2) firmo le mie immagini con semplice nome e cognome, e con un link al sito personale non commerciale di cui sopra

3) se mi capita di esporre pubblicamente un paio di stampe, mi limito a firmarle con nome e cognome e con il link al sito, come tutte le altre immagini, senza spammare contatti personali o spacciarmi per "photographer" (LOL!)

secondo voi posso ancora ricadere nella casistica della prestazione occasionale??

Naturalmente non vi chiedo una consulenza da avvocati, ma soltanto la vostra esperienza di fotografi, magari professionisti; quello che mi fa imbufalire è in realtà, in questo caso, la sensazione che, tanto più ci si sforza di restare nelle regole, tanto più si viene assimilati a chi tenta di esercitare abusivamente.

Nel frattempo farò come consigliato da massimiliano, e proverò a contattare direttamente l'Agenzia delle Entrate....

Ciao e grazie!
Marco
massimiliano Posted - 31/08/2012 : 11:57:38
non ho controllato la prassi dell'Agenzia delle Entrate, ma in linea di principio se apri un sito per pubblicizzare le foto che hai già fatto, hai un recapito e qualcuno ti contatta perchè ha apprezzato la qualità delle tue immagini, e ti chiede se tu vorresti farne altre per lui oppure vendergli i diritti di ciò che hai già scattato, non vedo gli estremi della professionalità.

In altre parole, dipende da come è organizzato il sito: se ha sapore commerciale perchè offre al pubblico beni e servizi, fa venire meno l'occasionalità degli eventuali servizi che ti verranno richiesti.
Enrico Posted - 31/08/2012 : 10:29:18
Infatti il termine "occasionale" non si riferisce alla presunta scarsa frequenza delle vendite, bensì alla modo con il quale il lavoro viene ottenuto, per l'appunto "occasionale".
Dunque ogni forma di promozione del tuo lavoro rende automaticamente "non occasionale" la commessa ottenuta.

Questo è il punto. Poi sappiamo benissimo di vivere nel paese delle libere interpretazioni ...

Comunque sia, credo che sia ancora in vigore la normativa per la quale puoi aprire una P.IVA praticamente a costo zero, per cinque anni. Deve però essere la prima attività che apri in assoluto.

Ciao

Enrico
www.enricocinalli.com

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