I N I Z I O T O P I C |
villanova |
Posted - 20/03/2006 : 18:52:29 Salve a tutti! sono un nuovo iscritto al forum, ma è molto che "leggo" i vs. topics. Inanzitutto volevo complimentarmi con i moderatori e con tutti i partecipanti x la competenza, la serietà e la completezza dei vostri interventi; è molto difficile trovare in un forum persone così disponibili alle spiegazioni. Sono un appassionato di fotografia digitale e posseggo una Canon 20d. Come credo quasi tutti voi, sono approdato al fatidico momento delle stampe, con tutti i "drammi" e le "disperazioni" del caso, avendo finora stampato solo tramite minilab tra B/W che sembrano verdi e operatori che non sanno cosa sia un profilo ICC. Pensate che uno di questi mi ha detto che per stampare bene tramite loro....non devo "smucinare" molto le foto con PS!!!(per chi non fosse romano come me, smucinare significa, modificare, adattare ecc.)!!!TERIBBBILE!! Cmq, vorrei avvicinarmi al mondo delle sampe inkjet a casa, e mi piacerebbe dedicarmi alle stampe b/w, utilizzando sistemi ad alimentazione continua di inchiostro. Cosa mi consigliate?leggevo delle diatribe tra vari sistemi, piezography e altri, ma ancora non sono molto pratico dei termini (UT, NK7, MIS, CIS ecc. ecc.) e delle varie differenze. Vi prego di darmi un primo indirizzamento in modo da orientarmi meglio e seguire i vs. topics in maniera più adeguata. grazie |
15 U L T I M E R I S P O S T E (Le più recenti in alto) |
AlbertoM |
Posted - 25/03/2006 : 00:44:38 Ma non è facile sapere se un ugello non stampa perchè è "intasato" (cioè si è seccato dell'inchiostro) o perchè è entrata aria dove non doveva entrare o perchè si è posata sporcizia sulla testina.
Se è intasato da particelle di inchiostro solide, in genere basta il solvente in cui sono disciolti i pigmenti, per scioglierle e rimuoverle; cioè basta uno spurgo o due e lasciare riposare la stampante una notte.
Le cartucce di pulizia le ho comprate per scrupolo, ma non le ho mai utilizzate..
Per quanto riguarda le previsioni o i vari annunci delle case produttrici, non mi fiderei troppo...
Io posso solo raccontarvi l'esperienza delle stampanti che ho avuto, altrimenti dovrei tirare a indovinare...
AlbertoM |
villanova |
Posted - 24/03/2006 : 20:32:02 Citazione: L'intasamento delle testine penso si possa risolvere con un buon liquido di pulizia.
Perdona Alberto se approfitto della tua esperienza in merito. Che intendi quando dici "penso"??forse non ti è mai capitato l'inconveniente delle testine intasate? se è così..il trucco oltre ovviamente a preferire inchiostri di qualità, sta sempre nello stampare cmq periodicamente qualcosa?
Citazione: "in via di commercializzazione" ? e come faccio a saperlo?
..intendevo semplicemente le "anteprime "di mercato che sicuramente seguirai..
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AlbertoM |
Posted - 24/03/2006 : 14:43:39 Io parlavo di cartucce originali, che danno sicuramente meno problemi di quelle ricaricate.
E non penso sia una mancanza tecnologica della Epson, ma al contrario una cosa ben studiata per creare problemi con consumabili di altre marche.
L'intasamento delle testine penso si possa risolvere con un buon liquido di pulizia. La sostituzione delle testine dovrebbe avvenire solo dopo una lunga usura, o a causa di inks particolarmente "aggressivi" che possono danneggiarla.
"in via di commercializzazione" ? e come faccio a saperlo?
La 2400 ha 3 inks neri e le altre ne hanno uno: questa è la differenza
AlbertoM |
fabio maione |
Posted - 24/03/2006 : 14:40:13 Dunque, chiamato in causa non posso che confermare quanto asserito da Alberto. Ho la Epson 2100 da quando è uscita, mi pare 5 anni fa e come tutti sono stato gabbato dalla pubblicità e da giornalisti incompetenti. Tanto più che l’avevo acquistata proprio per avere finalmente un bel B&W. Subito mi sono scontrato col metamerismo (e col bronzing delle carte glossy) e ho semplicemente dovuto rinunciare al B&W digitale (continuando ad usare la C.O. tradizionale). Poi è arrivata una piccola stampantina HP su cui Benedetto si è gettato a pesce, ma il formato A4 mi stava stretto. Quindi è arrivata la HP 8750 e subito l’ho acquistata, pur nella consapevolezza che il B&W non presentava problemi di metamerismo solo con le carte HP (e nemmeno con tutte, ma in maniera esemplare solo con la Satin da 286 gr.). Dopo 2 giorni dall’acquisto è arrivato Benedetto a casa mia portandomi il Quadtone Rip (maledetto Benedetto, non potevi venire qualche giorno prima?). Beh! La 2100 con questo rip fa un ottimo B&W già usando gli inks originali (Ultrachrome). Il punto di stampa è appena avvertibile sui toni chiari, ma ad una distanza assai ravvicinata. La scala tonale è ottima, anche perché a lavorare non sono solo i due neri ma anche il LC, il LM e, se vuoi il seppia, il Y e il M. Con i due neri da soli, invece, ottieni un tono caldo (in questo caso il punto di stampa è leggermente più visibile). Ieri sera, alla riunione con gli amici del “Bianco e Nero” di Brescia, io e Benedetto abbiamo mostrato gli ultimi lavori. Tra questi vi erano stampe che avevo ottenuto con gli Ultrachrome e ad altre realizzate con i Nk7 Piezography e nessuno se ne è accorto. Lo stesso Benedetto, pur preavvertito, è stato in difficoltà ad una prima occhiata superficiale. Insomma, un occhio allenato di una stampatore esperto le differenze le vede, ma deve andarle a cercare. Gli inks al carbone sono senza dubbio il top, ma come Enrico ha sempre affermato, credo che 4 siano più che sufficienti per fare un ottimo B&W e, comunque, la differenza è minima. Spero che questo assunto sia confermato anche dalla R2400 che ho ordinato ieri. Se sarà così venderò la HP 8750, terrò la 2100 fino alla sua morte ed alla morte dei flaconi di NK7 che mi restano e con la R2400 farò colore e BW (magari continuando ad usare anche il Quadtone Rip), senza problemi di cartucce spongless (ormai le odio, ne ho dovuto buttare sinora ben 9) e di ordini con spese di spedizione folli. Come avevo detto in altra occasione, comunque, mi pare che la differenza maggiore la facciano, più ancora che gli inks, le carte. Il tutto, comunque, presuppone, una buona calibratura dello schermo e una buona corrispondenza tra questo e l’uscita su carta il che si ottiene facilmente con adeguata strumentazione (oppure, ma con esiti incerti, con tante, tante prove). Ciao a tutti Fabio
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digiman69 |
Posted - 24/03/2006 : 14:25:35 Giusta domanda inoltre, visto che la 2100 di fatto non sembra più essere in commercio sempre per stampe in B/N A3+ hanno caratteristiche molto differenti la Epson 2400, 1800 e 1290S? |
villanova |
Posted - 24/03/2006 : 14:16:36 E che mi dite in merito alla "durata" delle cartucce? Non parlo di quante stampe si possono fare con una ricarica, piuttosto al problema dell'intasamento delle testine (che se non erro nelle Epson non sono integrate nelle cartucce). Possibile che ancora allo stato dell'arte della tecnologia di stampa odierna dobbiamo ancora fare i conti con problemi del genere che costringono a stampe di prova periodiche (con conseguenti consumi e costi elevati), a pulizia delle testine, o ancora peggio a ricorrere all'assistenza? Nel panoramama delle stampanti attuali o in via di commercializzazione, quali sono quelle che evidenziano di meno questi inconvenienti? Per quanto mi riguarda, è una fattore che potrebbe influenzare le mie scelte di acquisto...forse molto di più della ricerca di una qualità esasperata delle stampe finali! |
AlbertoM |
Posted - 24/03/2006 : 13:58:23 Sicuramente sì, viene un B/N più che dignitoso: niente dominanti e niente metamerismo, ed è molto facile passare da una tonalità calda ad una neutra, e ad una fredda, con le curve canned che funzionano bene in quanto ci sono solo due inks da gestire
L'unica limitazione è appunto questa: due soli inks non sono il massimo perchè il punto di stampa comincia a diventare visibile nelle aree più chiare, ma non in modo drammatico, anzi..
Il confronto con i K3 lo vedi nel solito articolo sulla stampa (considera però che questi sono ingrandimenti forti, al vivo si nota molto meno)
Anche Fabio ha utilizzato questa configurazione, magari ci può dare la sua opinione in merito
Sempre nell'articolo di prima c'è scritto che le carte di tipo swellable, come la Kodak Ultima, non sono utilizzabili con gli inchiostri a pigmenti, perchè il tempo di asciugatura più elevato rispetto ai dye-based, fa uscire le stampe ancora bagnate, e il sistema di trascinamento della stampante le riga irreparabilmente.
Le carte più adatte per la 2100 sono quelle matte o semigloss (microporose, come la Epson Premium semigloss o tante altre)
AlbertoM |
digiman69 |
Posted - 24/03/2006 : 11:40:26 Citazione: Postato da AlbertoM
QuadTone Rip funziona solo per le Epson, come dice Fabio.
Nel fare il B/N con gli inks originali, ci sono comunque dei vantaggi nel suo utilizzo al posto del driver originale:
il nero e i grigi vengono realizzati solo con l'inchiostro/i nero, però, siccome i pigmenti di carbone neri hanno una resa tipicamente calda, non neutra, occorre utilizzare in quantità minima anche qualche inks colorato (in genere ciano e magenta chiari), per neutralizzare i toni
In questo modo le gradazioni di grigio possono essere controllate molto meglio, e non nascono dominanti strane.
E poi si elimina il problema del metamerismo.
Però, con un nero solo, le goccoline si vedono nelle gradazioni chiare.
QTR dà ottimi risultati con la 2100, che ha un nero e un grigio. Con il set originale si può quindi stampare sia a colori che in B/N
La 2400 ha già nel driver un "QTR integrato", cioè gestisce già in modo nativo questo tipo di stampa monocromatica, e lo fa molto bene, per cui non c'è bisogno di QTR.
I CIS, ripeto, non li ho mai provati. Ho solo detto che non mi danno molta fiducia, ma magari funzionano benissimo...
AlbertoM
Alberto, quindi sostieni che la Epson 2100 selezionando questa tipologia di gestione QTR integrata è già in grado di stampare con i suoi inchiostri originali di B/N decenti anche se non professionali? Anch'io come Villanova sarei alla ricerca di una stampante A3+ per il B/N, per il colore la userei solo per provini e poi col colore da lab esterni si hanno meno problemi e costi inferiori. Inoltre leggevo che la Epson è più permissiva nell'utilizzo della carte di terzi. Io ad oggi per il colore ho sempre usato la Kodak Ultima va bene con la Epson?
Grazie a questo forum di super-tecnici e appassionati. |
AlbertoM |
Posted - 21/03/2006 : 23:59:02 La Canon ha un gamut leggermente più ampio, come puoi vedere nell'articolo sulle stampanti http://www.photoactivity.com/Pagine/Articoli/011%20Inks/Printer.asp
La 2400 ha qualche problema con la carta glossy, come puoi vedere sempre là
Però stampa molto bene sia a colori che in B/N
AlbertoM |
villanova |
Posted - 21/03/2006 : 23:23:30 La 2400 ha già nel driver un "QTR integrato", cioè gestisce già in modo nativo questo tipo di stampa monocromatica, e lo fa molto bene, per cui non c'è bisogno di QTR.
E come si comporta con il colore? avendo la R2400 solo inchiostri C/Y/M e i rispettivi "leggeri "c/m", può soffrire rispetto ad altre (tipo Canon) che hanno anche inchiostri rossi o verdi, per ricreare colori più vibranti?
In sostanza, essendo io alla ricerca di una stampante "all-in-one" sia per il colore che per il BN (x il quale gradirei una ottima resa), mi consigliate la 2400? |
AlbertoM |
Posted - 21/03/2006 : 23:03:50 QuadTone Rip funziona solo per le Epson, come dice Fabio.
Nel fare il B/N con gli inks originali, ci sono comunque dei vantaggi nel suo utilizzo al posto del driver originale:
il nero e i grigi vengono realizzati solo con l'inchiostro/i nero, però, siccome i pigmenti di carbone neri hanno una resa tipicamente calda, non neutra, occorre utilizzare in quantità minima anche qualche inks colorato (in genere ciano e magenta chiari), per neutralizzare i toni
In questo modo le gradazioni di grigio possono essere controllate molto meglio, e non nascono dominanti strane.
E poi si elimina il problema del metamerismo.
Però, con un nero solo, le goccoline si vedono nelle gradazioni chiare.
QTR dà ottimi risultati con la 2100, che ha un nero e un grigio. Con il set originale si può quindi stampare sia a colori che in B/N
La 2400 ha già nel driver un "QTR integrato", cioè gestisce già in modo nativo questo tipo di stampa monocromatica, e lo fa molto bene, per cui non c'è bisogno di QTR.
I CIS, ripeto, non li ho mai provati. Ho solo detto che non mi danno molta fiducia, ma magari funzionano benissimo...
AlbertoM |
fabio maione |
Posted - 21/03/2006 : 08:23:59 Ti posso confermare che con la mia HP le cartucce costano e durano poco. In compenso la carta HP, molto bella anche se del genere assimilabile alle tradizionali politenate, costa molto meno di quelle in cotone definite fine art (ma in effetti sono due cose assai diverse). Un A3+ può costare, tra inchiostri e carte, dai 4,5 ai 6 euro. La nuova HP in arrivo dovrebbe avere le cartucce separate per ciascun colore, prive di propria testina (presente ora in ogni nuova cartuccia), sicché i prezzi si spera che scendino (anche se il sistema attuale garantisce funzionamenti perfetti). Con Hp non ho mai avuto problemi lasciando la stampante inattiva; non altrettanto con la mia Epson 2100 (ma si rimedia con qualche pulizia). Quadtone rip, l'unico rip economico, governa solo stampanti Epson e si può usare solo per il BW. Ciao Fabio |
villanova |
Posted - 21/03/2006 : 07:54:50 Inanzitutto, Fabio ed Alberto, vi ringrazio per le celeri risposte...ancora una volta confermate le mie impressioni su di un forum cortese e competente!
Citazione: Quanto al tuo quesito penso che la prima scelta che sei obbligato a fare riguardi il formato, A4, A3 o A2?
Direi A3, sebbene non preveda di stamparne molte così grandi, credo che con una minima spesa aggiuntiva avrei un sistema più "longevo" e versatile.
Citazione: Stando in quello di mezzo e volendo fare con una sola stampante sia il BW che il colore la scelta è limitata, salvo aspettare i nuovi arrivi preannunziati (Canon e HP), tra HP 8750 ed Epson R 2400. Io ho la HP, va benissimo, ma solo con le sue carte.
Ho letto diverse recensioni sulla HP 8750 e ne parlano piuttosto bene, sia per il BW (direi che la qualità delle sue stampe in gradazioni di grigio soddisfi senz'altro le mie esigenze assolutamente "non" professionali) sia in colore sebbene se ne lamentino per alcune saturazioni un pò marcate soprattutto sui toni poco saturi (s<0,3).
Mi spaventano un paio di cose di questo genere di stamoanti:
1) le cartucce sembrano essere troppo piccole e quindi richiedono frequenti sostituzioni con conseguenti costi di stampa elevati: fabio, mi confermi questa impressione?
2) lasciando la stampante inattiva (non per mesi si intende) ci sono problemi particolari di intasamento delle testine e affini??
Citazione: In genere si utilizza un RIP, come QuadTone Rip, oppure si utilizzano curve particolari da applicare con Photoshop, in modo da ingannare il driver.
Una cosa non ho capito: questo genere di RIP si applica anche a stampanti a 8-9 cartucce, diciamo così "originali", come la HP di prima appunto o solo a quelle a 3-4 cartucce ai quali si sono sostituite gli inchiostri neri/grigi??
Citazione: Sembrano la soluzione più comoda per le stampanti desktop, in quanto il costo di gestione si riduce enormemente e si evitano le noiose operazioni di ricarica delle cartucce.
Io non li ho mai provati (perchè mi fanno un po' paura) e quindi non ho esperienze dirette.
E' la prima volta che leggo, ed in particolare da un parere "autorevole", dubbi e diffidenze sui CIS, confermando un pò le mie di diffidenze su questi sistemi che appaiono un pò "artigianali" (ma che forse proprio come tali se ben gestiti danno risultati notevoli). Pertanto su stampanti come l'HP non ci sono alternative giusto? mi devo aspettare ricariche di cartucce..noiose e soprattutto costose!!
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AlbertoM |
Posted - 21/03/2006 : 00:56:34 Esatto,
le possibilità esposte da Fabio sono le più sicure e facili da utilizzare, ma anche le più costose.
Mis e Piezography sono produttori di inchiostri a varie densità di grigio, con i quali è possibile stampare un vero bianco e nero (ma ne esistono anche tanti altri, che stanno nascendo un po' dovunque)
Non è possibile avere risultati di alta qualità utilizzando i "normali" inchiostri a colori, per vari motivi.
Il motivo principale sta nel fatto che non è possibile ottenere una tonalità neutra in tutte le gradazioni di grigio, ma escono dominanti di colore un po' dovunque (per esempio si potrebbe avere una dominante gialla nelle ombre e una magenta verso le alte luci).
E questo non si può evitare nemmeno con le calibrazioni raffinate fatte con strumenti anche costosi come gli spettrofotometri
Nelle stampe a colori questo difetto non viene notato, perchè è abbastanza lieve, ma in una stampa monocromatica l'occhio non perdona niente, e amplifica ogni tenue tonalità diversa dal grigio neutro.
E poi c'è il problema del metamerismo, che è il fenomeno per cui sotto una luce la stampa può apparire neutra, mentre sotto un'altra può comparire una dominante di colore.
Questi due difetti si possono appunto eliminare utilizzando degli inchiostri "neri", a varie gradazioni, che servono per riprodurre bene sia i toni scuri che le alte luci.
Un solo inchiostro nero risolverebbe i due problemi di prima, ma il punto di stampa diventerebbe molto visibile nelle alte luci.
Occorre, però, a questo punto, un metodo particolare per pilotare la stampante, in quanto con il driver, che ragiona per i colori, non sarà possibile gestire correttamente i vari inchiostri grigi.
In genere si utilizza un RIP, come QuadTone Rip, oppure si utilizzano curve particolari da applicare con Photoshop, in modo da ingannare il driver.
Veniamo ai CIS.
Invogliano molto all'acquisto, anche se in genere costano parecchio, in rapporto al prezzo di produzione
Sembrano la soluzione più comoda per le stampanti desktop, in quanto il costo di gestione si riduce enormemente e si evitano le noiose operazioni di ricarica delle cartucce.
Io non li ho mai provati (perchè mi fanno un po' paura) e quindi non ho esperienze dirette.
Molti dicono che vanno bene per chi stampa tanto e non lascia la stampante inattiva per più di un giorno o due (la MIS distribuisce addirittura un programmino che stampa qualcosa periodicamente anche in nostra assenza, per cui qualcosa di vero c'è)
Inoltre la pompetta che "succhia" l'ink è dimensionata per una cartuccia (tra l'altro originale, perchè con quelle che mi sono ricaricato non sono mai riuscito a ripartire al primo colpo...), per cui mettendo lunghi tubi che arrivano alle boccette, immagino che qualche problema venga fuori e che un po' di aria entri.
Comunque ne esistono di tantissimi tipi, tutti prodotti in Cina. Sapere qual è il migliore è impresa ardua...
Trovo invece fantastica la soluzione delle cartuccione ricaricabili per le stampanti più grosse: qui non c'è il problema del metti e togli, in quanto dopo la prima installazione, le cartucce non si tolgono più, e basta provvedere ad un rabbocco con un imbutino, controllando il livello direttamente per trasparenza. Qui il sistema di pompaggio è sicuramente ben dimensionato, per cui non ci sono problemi rispetto alle cartucce originali Le ho appena installate e ne sono già molto contento
Non voglio sapere però quale sia il loro prezzo di produzione. Sono dei "pezzettoni" di plastica con tre buchi, e il particolare più tecnologico è una valvolina del costo di 50 lire....
Del resto questa semplicità di costruzione si traduce in un'enorme semplicità di utilizzo. Però 38$  http://www.inksupply.com/funnelfill.cfm
AlbertoM |
fabio maione |
Posted - 20/03/2006 : 23:55:33 Ciao e benvenuto. Quanto al tuo quesito penso che la prima scelta che sei obbligato a fare riguardi il formato, A4, A3 o A2? Stando in quello di mezzo e volendo fare con una sola stampante sia il BW che il colore la scelta è limitata, salvo aspettare i nuovi arrivi preannunziati (Canon e HP), tra HP 8750 ed Epson R 2400. Io ho la HP, va benissimo, ma solo con le sue carte. La Epson, inosmma, è senz'altro più versatile, ma costa un po' di più. Fabio |
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